Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Un nuovo modello digitale per la realizzazione della telemedicina su tutto il territorio nazionale. Sono state infatti pubblicate in Gazzetta ufficiale le linee guida organizzative del modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare.
L’obbligo di assicurazione per i professionisti vale solo per il Superbonus. Per gli altri bonus, la stipula della polizza non è richiesta. È la conclusione a cui è giunta l’Agenzia delle entrate nella circolare 19/E pubblicata lo scorso 27 maggio. La circolare analizza le modifiche ai vari bonus edilizi sulla base del decreto antifrode e delle recenti novità in materia di cessione dei crediti.
- Bonus diversi dal 110%, sette mesi di stop e incertezze sulle polizze per le attestazioni
Quasi sette mesi di incertezze, da novembre ad oggi, sul fronte delle assicurazioni legate alle asseverazioni dei bonus casa. Proprio mentre il mercato stava, finalmente, trovando un assetto stabile, la precisazione dell’agenzia delle Entrate, inserita nella circolare 19/E della scorsa settimana, ha rimesso tutto in discussione, cancellando l’obbligo a carico dei professionisti di avere una polizza per le attestazioni collegate ai bonus minori (tutti quelli diversi dal 110%). E creando un notevole disorientamento negli addetti ai lavori, perché dall’interpretazione arrivano nuovi interrogativi. La notizia, dal punto di vista di consumatori e professionisti, ha indubbi aspetti positivi: si traduce, infatti, in una riduzione dei costi da affrontare per completare le procedure. Per i bonus minori, a questo punto, non ci sono vincoli ad avere una polizza. Non bisogna, però, dimenticare il percorso (parecchio accidentato) che ha portato a questo chiarimento. E non bisogna dimenticare, allo stesso tempo, che molti professionisti, in questi mesi, hanno sottoscritto delle polizze assicurative.
- Risparmio, picco a 31mila miliardi In Europa faro sui clienti affluent
Hanno raggiunto ormai un picco alto 31mila miliardi di euro le attività detenute dai risparmiatori europei. Una montagna che giace in gran parte bloccata in depositi improduttivi e che il sistema bancario è chiamato a reindirizzare verso strumenti in grado di offrire quantomeno un minimo riparo dai morsi sempre più aggressivi inferti dall’inflazione. Quasi metà di questa ricchezza è detenuta dalla clientela affluent, quella con patrimoni compresi fra 50-100mila euro e 500mila-1 milione di euro in base alle differenti classificazioni degli operatori, che risulta quindi l’area più promettente. «Con un valore attorno ai 13.400 miliardi, questo segmento rappresenta un potenziale bacino di profitto per le banche dell’Europa occidentale compreso tra 100 e 130 miliardi», stima Daniele Funaro, Partner di Bain & Company, che considera una redditività media di 70-100 punti base per ciascun euro investito.
- Pensioni, con uscite a 64 anni e contributivo tagli dal 10 al 18%
Quota 102 è a metà del cammino: tra meno di sette mesi concluderà la sua breve corsa. E, almeno sulla carta, rimane a disposizione uno spazio di tempo assai ristretto per individuare prima del varo della manovra autunnale misure e correttivi che consentano di evitare un ritorno dal 2023 alla legge Fornero in versione integrale. Ma il confronto avviato dal governo a inizio dell’anno con le parti sociali per giungere a una sorta di mini-riforma, possibilmente condivisa, è fermo da metà febbraio. Con lo scoppio del conflitto russo-ucraino e l’acuirsi della crisi energetica è cambiato l’ordine di priorità nell’agenda di palazzo Chigi. Ma sulla previdenza il tempo stringe e le forze politiche e i sindacati sono in pressing per riaprire il tavolo a colpi di proposte, non ultima quella di Quota 41 cara alla Lega.
- Mosca in default su interessi per 1,9 milioni: potrebbero scattare le polizze anti crack