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Generali Assicurazioni è un bene di tutti, importante per il Paese e non deve essere proprietà di alcuni imprenditori o famiglie. Dichiarazioni arrivate ieri dall’amministratore generale della compagnia di Trieste, Philippe Donnet, chiamato in audizione dalla Commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario presieduta da Carla Ruocco.
È nata la Hacker Spa, azienda altamente specializzata in furti di dati ed estorsione delle vittime. I gruppi di pirati informatici si stanno strutturando sempre più come autentiche piccole e medie imprese, con tanto di dipartimenti di ricerca e sviluppo che aggiornano continuamente tecniche e profili dei cyber attacchi da realizzare, e perfino divisioni legali per negoziare i riscatti con le vittime. Un identikit che emerge dall’Atlante sulle minacce informatiche 2022 di Thales, società di cybersecurity francese nota in Italia per la joint venture con Leonardo che ha dato vita a Thales Alenia Space Italia.
I crediti d’imposta relativi ai bonus edilizi oggetto di prima cessione comunicata all’agenzia delle entrate dall’1 maggio 2022 possono essere trasferiti parzialmente ma solo nella prima compravendita realizzata. Resta poi la possibilità per il cessionario di cedere le singole rate annuali acquisite per l’intero importo senza quindi frazionarle. Stesso discorso vale anche per le operazioni di sconto in fattura, quando il credito viene trasferito dal beneficiario della detrazione alla ditta fornitrice dei beni o che effettua i lavori: resta infatti valida la possibilità di trasferire solo parzialmente i tax credit ai fornitori che possono poi a loro volta compravendere le singole rate annuali ma integralmente (senza frazionarle).
Generali è importante per l’Italia. È un bene comune e non può appartenere ad alcune famiglie o imprenditori. E la decisione di cambiare la governance va nella giusta direzione. È quanto ha precisato l’a.d. Philippe Donnet in un’audizione alla commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario.
Già dal 2016 Axa Italia ha lanciato un modello distintivo di smart working che ha permesso di affrontare con facilità la fase pandemica, e con l’attuale modello i collaboratori del gruppo potranno lavorare liberamente da casa fino a tre giorni a settimana.
Da un accordo firmato da Banca Sella con Yolo, gruppo insurtech, sarà possibile sottoscrivere micropolizze assicurative digitali, attivabili on demand e in totale autonomia dai propri smartphone.
- Incidenti sul lavoro in aumento del 48% ad aprile
Incidenti sul lavoro: +48%. Così è andata nel nostro Paese nel primo quadrimestre dell’anno. Nel dettaglio, le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di aprile sono state 254.493 rispetto alle 171.870 del primo quadrimestre del 2021. Se si considera la situazione pre-pandemia, quindi lo stesso periodo del 2019, l’incremento è stato del 20,8%. Da notare: come era facile prevedere sono aumentati molto gli infortuni “in itinere”, nel tragitto da casa alla fabbrica o all’ufficio, complice la graduale uscita dallo smart working. Qui l’incremento è stato del 27%. Ma anche quelli avvenuti sul lavoro tout court sono aumentati. In maniera anche più consistente passando dai 152.859 del 2021 ai 230.357 del 2022: più 50,7%.
- Donnet: Generali, i pericoli non arrivano dall’estero
«Siamo i leader in Europa con una strategia di crescita nel Vecchio Continente. I risultati eccellenti di Generali e la qualità della nostra gestione finanziaria sono riconosciuti dal mercato, dove ci siamo conquistati grande credibilità. È stato un cambiamento storico». Ha iniziato con gli obiettivi raggiunti dalla compagnia il ceo del Leone Philippe Donnet parlando ieri alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, che a marzo era stata rinviata in attesa dell’assemblea del 29 aprile. Ma l’audizione è stata anche l’occasione di fissare punto per punto il percorso delle Generali dopo sei anni, due piani strategici mandati in porto e uno appena varato:«ambizioso, di crescita e trasformazione». Generali ha navigato la crisi del Covid molto meglio dei concorrenti mentre aveva pagato più degli altri la crisi del 2008. Donnet ha poi ribadito l’importanza della lista del cda, «un elemento di forza» di una public company e anche il risultato di un percorso condiviso.
- Generali, Donnet e Sironi alla Camera: «Un bene di tutti, leader in Europa»
- Puntare sul risparmio gestito per far fruttare la ricchezza
Il tema dominante delle Considerazioni finali di quest’anno è ovviamente l’impatto della guerra sulla crescita, soprattutto europea, sui prezzi dell’energia, sui rischi per la globalizzazione. Ma anche la parte finanziaria è densa di spunti: il sistema bancario può dire di aver assorbito il terribile impatto dell’esplosione dei crediti deteriorati a metà dello scorso decennio. La loro incidenza sul totale impieghi (al netto delle rettifiche) è oggi meno del 2 per cento, contro più del 10 nel 2014; e nello stesso tempo il coefficiente del capitale di miglior qualità è passato dal 7 per cento del 2007 a quasi il 12 oggi. Va dato atto alle banche che, anche per l’azione incalzante della vigilanza, hanno realizzato uno sforzo senza precedenti, che ha comportato costi severi per il conto economico, ma anche sacrifici per gli azionisti che hanno sottoscritto aumenti di capitale con corsi di borsa largamente inferiori al valore contabile.
- Munich Re entra nel business dei certificati di CO2