È LA RACCOLTA NETTA DI MAGGIO, CHE SALE A 3,8 MILIARDI DA INIZIO ANNO
Banca Mediolanum ha realizzato in maggio un risultato commerciale di 968 milioni di euro. In particolare, la raccolta netta è ammontata a 600 milioni di euro (3,81 miliardi da inizio anno), la raccolta netta in risparmio gestito a 390 milioni (2,6 miliardi), i nuovi finanziamenti erogati a 352 milioni (1,54 miliardi) e i premi delle polizze protezione a 16 milioni (71 mln).
«Nei primi cinque mesi di quest’anno, in un contesto estremamente sfidante in cui l’incertezza geopolitica, la volatilità sui mercati e l’inflazione galoppante hanno dettato legge», ha osservato l’amministratore delegato Massimo Doris. «Banca Mediolanum ha messo a segno 3,8 miliardi di raccolta netta, il 70% della quale in prodotti gestiti. I nostri clienti, che hanno perfettamente compreso la nostra strategia, continuano infatti ad alimentare la raccolta gestita, che a maggio è stata di 390 milioni, e a perseguire i loro obiettivi di investimento attraverso la più ampia diversificazione. I 2,6 miliardi in prodotti di investimento da inizio anno, con la raccolta in fondi destinata interamente all’azionario, sono la piena dimostrazione della validità del nostro approccio e della capacità di generare crescita organica, come indicato dall’80% della raccolta gestita proveniente da clienti in Banca Mediolanum da più di un anno. Le attività del credito e delle polizze protezione, nostri ulteriori elementi distintivi rispetto al mercato, continuano regolarmente a sostenere anche nel mese di maggio i volumi commerciali, pari a circa un miliardo».
In maggio la raccolta netta di risparmio gestito del gruppo Anima è stata positiva per 16 milioni di euro, con il totale da inizio anno superiore a 1,1 miliardi. Le masse gestite ammontavano a 188 miliardi di euro. «Il mese di maggio», ha commentato a questo proposito l’amministratore delegato della società, Alessandro Melzi d’Eril, «chiude con un dato di raccolta positivo in un contesto macro decisamente sfidante, caratterizzato da un newsflow negativo che condiziona, nel breve termine, le decisioni di investimento della clientela, ma che comunque non va a inficiare un trend di medio-lungo termine che rimane positivo, anche per il perdurare delle tensioni inflattive che costituiscono un ulteriore aggravio del costo-opportunità del mantenere la liquidità sui conti correnti».
Gli esperti di Intesa Sanpaolo giudicano robusti i dati sulla raccolta di maggio, tenuto conto dell’attuale volatilità di mercato.
Fonte: