La Spagna fa un passo avanti nella lotta per il risarcimento dopo l’affondamento della petroliera “Prestige” al largo delle sue coste nel 2002.
La Corte di giustizia europea di Lussemburgo ha stabilito che la conferma britannica di un lodo arbitrale non può bloccare l’ordine di esecuzione della Spagna. Un tribunale spagnolo aveva ordinato all’assicuratore di pagare i danni nel 2016.
Circa 63.000 tonnellate di olio combustibile pesante erano fuoriuscite dalla petroliera naufragata nel novembre 2002, inquinando le coste di Spagna, Francia e Portogallo per una distanza di 1700 chilometri. Nel 2016, un tribunale spagnolo ha condannato il capitano a due anni di carcere. Allo stesso tempo, il tribunale ha stabilito che il proprietario e la sua compagnia di assicurazione della nave erano congiuntamente responsabili.
Tuttavia, l’assicuratore, la London Steam-Ship Owners’ Mutual Insurance Association, non aveva riconosciuto il verdetto e aveva fatto riferimento a un lodo arbitrale di Londra, secondo il quale l’armatore doveva innanzitutto pagare i danni. Inoltre, la responsabilità è stata limitata a un miliardo di dollari.
Il tribunale britannico ha infine sottoposto diverse questioni alla Corte di giustizia europea. Quest’ultima ha dichiarato che il riconoscimento del lodo arbitrale non poteva essere opposto alla sentenza spagnola. Sulla base della decisione, il tribunale britannico dovrà ora riesaminare il caso e decidere.