Il presidente del Supervisory Board della Bce, Andrea Enria, ha partecipato all’Italian Ceo Conference di Mediobanca. Nel corso del suo intervento ha parlato del processo di concentrazione del mondo bancario. Secondo Enria bisogna “spingere le banche a ripensare e rifocalizzare il proprio business model” e questa dovrebbe essere il punto chiave per le aggregazioni nel settore bancario.
“Quando sono entrato alla Bce tre anni e mezzo fa – ha spiegato – c’era la percezione che il Supervisore fosse contrario al consolidamento e che non ci fosse chiarezza. Noi abbiamo fornito chiarezza e abbiamo visto un significativo rimbalzo nel consolidamento: nel 2020 ci sono stati deal per oltre 300miliardi. I deal sono stati in larga parte domestici e ci sono state soprattutto deal su linee di business, come l’asset management e le piattaforme di pagamento, in cui le banche hanno iniziato a ripensare il business model e questo è positivo”.
Enria ha poi aggiunto che “le partnership con le assicurazioni e con il fintech sono altri fenomeni positivi che stanno avvenendo, mentre fusioni vere e proprie nel retail non sono sul tavolo”.
Guardando al domani Enria ha detto che “in prospettiva avere fusioni cross-border è importante per quello che viene chiamato condivisione del rischio privato”, riportando l’esempio degli Stati Uniti, mentre le banche europee “sono molto più concentrate” e questo “non è salutare per la stabilità finanziaria”.