di Anna Messia
Nei loro 12 anni di presenza in Italia gli assicuratori statunitensi di AmTrust sono diventati la prima compagnia del Paese nelle coperture offerte a medici e ospedali. Mentre le assicurazioni generaliste si sfilavano lentamente da questo business che richiede competenze specifiche, AmTrust guadagnava quote di mercato anno dopo anno, fino ad arrivare ad assicurare poco meno della metà degli ospedali italiani e un esercito di 100 mila medici, in pratica uno su quattro. L’anno scorso, a un certo punto, sembrava che il gruppo statunitense fosse intenzionato a cedere tutte le attività europee, comprese quelle italiane, con un mandato affidato a Jp Morgan. Poi la decisione di restare e anzi di investire nuove risorse, a partire dall’Italia come racconta a MF-Milano Finanza Emanuele Netzer, amministratore delegato di AmTrust Assicurazioni, che programma di diversificare il business su nuovi rami di attività.
Il 2021 si è chiuso con poco meno di 270 milioni di premi e un utile di 7 milioni, con un Solvency del 174% grazie anche ad un’operazione riassicurativa straordinaria per ottimizzare il capitale. C’è stato un calo della frequenza dei sinistri, con un combined ratio (il rapporto tra sinistri e costi rispetto ai premi incassati) all’86,3%. Perché la pandemia ha ridotto il ricorso alle cure mediche che non fossero legate al covid, e quindi pure i casi di malpractice assicurati da AmTrust, di conseguenza, sono scesi, mentre i sinistri legati al virus sono stati contenuti. «Sono stati mesi in cui abbiamo assunto decisioni straordinarie offrendo coperture assicurative per tutti i vaccinati per garantire la tranquillità e abbiamo rapidamente assicurato ospedali da campo nati per affrontare emergenza», dice Netzer.
Guardando al futuro AmTrust in Italia vuole diversificare il business su nuove polizze come la tutela legale o la Rc professionale per i commercialisti o i notai. «Prevediamo che la Rc medica, che oggi rappresenta circa il 96% del nostro business, scenda sotto il 90% entro il 2024 per la crescita delle altre attività», dice aggiungendo che il piano industriale messo a punto dalla compagnia, prevede anche «un aumento dei premi a 300 milioni nel giro di tre anni». (riproduzione riservata)
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