Lo conferma l’ordinanza n. 14444 depositata il 26 maggio dalla sesta sezione civile della Corte di Cassazione se le spese legali stragiudiziali per la richiesta danni siano state necessarie e giustificate in funzione dell’attività stragiudiziale svolta per garantire il diritto al risarcimento

di MR. Oliviero

Il caso

Il danneggiato di un sinistro RCA si rivolge ad uno studio di infortunistica stradale per ottenere stragiudizialmente un congruo risarcimento dall’assicuratore del responsabile civile. In assenza di una pronta liquidazione capace di ristorare il danno subìto, la pratica viene affidata ad un legale, regolarmente iscritto all’ordine, per citare in giudizio la compagnia. In corso di causa vengono richieste come danno emergente anche le spese legali sostenute durante la fase stragiudiziale per la richiesta di risarcimento danni formalizzata dallo studio di infortunistica. Pur accogliendo la domanda il Giudice di Pace non riconosce questo tipo di spese.

L’appello

Il danneggiato decide, quindi, di impugnare la sentenza di primo grado proprio perché non sono state riconosciute le spese legali dell’attività stragiudiziale prestata dallo studio di infortunistica per addivenire ad una composizione transattiva della controversia, oltre a considerare che le spese legali erano state liquidate in misura inferiore al minimo tabellare. Sul punto, il Tribunale adito come giudice di secondo grado si allinea alla sentenza emessa dal Giudice di Pace. Conferma, infatti, che le spese legali stargiudiziali non possono essere riconosciute in quanto non hanno sortito alcun componimento bonario della vertenza non riuscendo a modificare l’impostazione dell’assicurazione del responsabile civile.

Il ricorso in Cassazione 
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