Il ceo dei Lloyd’s di Londra, John Neal, ha descritto il cambiamento climatico come la “più grande opportunità in termini di sottoscrizione dei rischi e investimenti” che la maggior parte di assicuratori e riassicuratori potranno vedere nel corso della loro carriera.
Il numero uno dei Lloyd’s lo ha detto intervenendo la scorsa settimana alla 37esima edizione dell’Annual Insurance Conference di S&P Global Ratings, svolta quest’anno in modalità virtuale. Neal ha invitato il mondo delle polizze ad “avere un atteggiamento positivo davanti al tema del cambiamento climatico”. Con la grande paura della pandemia ormai quasi alle spalle, il tema del cambiamento climatico è stato indicato dai ri/assicuratori come una delle principali sfide che attendono il settore nei prossimi anni. Più della metà dei partecipanti a un sondaggio di S&P ritiene che il cambiamento climatico avrà l’impatto più consistente sul settore assicurativo nei prossimi 3-5 anni, superando di gran lena i problemi legati a nuovi regolamenti e all’insurtech disruption.
Neal ha quindi esortato a considerare il cambiamento climatico come “un’opportunità, non una minaccia. Ci sta offrendo una reale possibilità per progettare nuovi prodotti e nuovi servizi che possano accompagnare la transizione “green” decisa da governi e istituzioni globali. Inoltre, ci aiuta nella più ampia comprensione del rischio sistemico e ci offre un’enorme opportunità di investimento
L’amministratore delegato dei Lloyd’s ha quindi riconosciuto che gli assicuratori hanno ancora diversa strada da fare in termini di sviluppo delle competenze necessarie per poter sfruttare questa opportunità, senza dimenticare gli ostacoli da superare nella collaborazione con governi e autorità di regolamentazione.
“Se non c’è nessuno pronto ad assicurare la transizione energetica verso un’economia a basso tenore di carbonio, significa non arriveremo mai al punto di abbandonare i combustibili fossili e di investire in energia pulita”.