Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


logoitalia oggi7

Sono cresciuti di 10 miliardi di euro nell’ultimo anno i prestiti delle banche alle imprese, in concomitanza con le garanzie messe in campo dallo Stato, a partire da marzo 2020, per fronteggiare gli effetti della pandemia. Lo stock di impieghi degli istituti destinati alle imprese è passato da 656,3 miliardi di aprile 2020 a 666,8 miliardi di aprile 2021. Al cospetto di tali numeri, secondo quanto emerge dalle stime riportate nel rapporto realizzato dal Centro studi di Unimpresa, i quasi 200 miliardi concessi dalle banche alle imprese, coperti dalla garanzia pubblica, hanno sostituito vecchi finanziamenti, ossia crediti già in essere. Si tratta, pertanto, non di liquidità aggiuntiva ma sostitutiva. Il calcolo è presto fatto: a fronte di oltre 180 miliardi di prestiti garantiti dallo Stato concessi durante la pandemia, l’ammontare complessivo dei finanziamenti è salito di 20 miliardi. Ossia circa 120 miliardi non sono liquidità fresca, ma che si sovrappone a finanziamenti esistenti.
Nel caso in cui la persona fisica proponga appello, a giovarsi degli effetti favorevoli della sentenza sarà anche l’assicurazione responsabile per i danni cagionati dal sanitario, sulla base tuttavia di un espressa deduzione del fatto in sede di merito. Lo afferma la Corte di cassazione con la sentenza 11724/2021 depositata il giorno 5/5/2021. Il caso di specie trae origine dalla richiesta di risarcimento proposta da un paziente nei confronti dei sanitari e dell’azienda ospedaliera. Nel corso del procedimento di primo grado si costituivano le compagnie assicuratrici tenute a risarcire il danno contestato ai convenuti. I giudici del tribunale di Bari ai quali era devoluta la questione in primo grado ravvisavano nel caso di specie i presupposti per una pronuncia di condanna nei confronti dei sanitari dell’ente presso il quale essi prestavano la loro attività e delle compagnie assicuratrici.
Dalle chatbot che interagiscono 24 ore su 24 con i viaggiatori agli assistenti robotici, fino alla possibilità di avere servizi e offerte sulla base delle proprie abitudini e preferenze: il mondo del turismo sta cominciando a sfruttare l’intelligenza artificiale per rispondere alle esigenze dei clienti in modo veloce, personalizzato e automatizzato. Anche perché gli utenti stessi sono sempre più predisposti a usare strumenti digitali quando organizzano una trasferta e quando viaggiano.
Solo l’azienda cessionaria è responsabile del demansionamento, ossia quella che di fatto ha utilizzato la prestazione del lavoratore, e non anche il secondo datore di lavoro, subentrato successivamente. Se, infatti, un dipendente viene demansionato, e poi a seguito di cessione di azienda, passa alle dipendenze del secondo datore di lavoro continuando a svolgere le mansioni inferiori, l’azienda cedente non può essere ritenuta responsabile per il demansionamento che si protrae dopo la cessione a causa della mancanza di solidarietà con il cessionario. Non solo. Se la nuova assegnazione appartiene alla stessa categoria legale, il lavoratore può essere adibito a mansioni inferiori quando la società deve procedere a riorganizzarsi. Questo è quanto è stato stabilito dalla Corte di cassazione che con l’ordinanza n. 13787 del 20 maggio 2021 ha ribadito il principio per cui, una volta effettuata la cessione, si considera esclusa la responsabilità della società cedente per il perpetrarsi del demansionamento dopo la cessione, non sussistendo il regime di responsabilità solidale con la parte cessionaria.
Le imprese italiane sono si affidano ancora del tutto all’intelligenza artificiale. La volontà di aumentare l’efficienza o di ridurre i costi (58% delle imprese per entrambe le motivazioni) non è sufficiente e dare la giusta accelerata alla digitalizzazione. A prevalere è quindi la cautela. Infatti, mentre quasi un terzo (il 32%) ha implementato attivamente la cosiddetta Ia (il 50% della quota è costituito da grandi imprese con più di mille dipendenti), il 72% è ancora in una fase esplorativa o non prevede di integrare l’Ia. In particolare, il 45% delle piccole e medie imprese sta ancora esplorando l’utilizzo di software automatizzati. Sono alcuni dei dati relativi allo scenario italiano, emersi dallo studio «Global AI Adoption Index 2021» di Ibm, condotto da Morning Consult in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito.
Mutuo batte affitto. Almeno nel caso dei giovani con meno di 36 anni che, grazie al cosiddetto decreto legge Sostegni bis in vigore dal 24 giugno, potranno acquistare la loro prima casa avvalendosi della garanzia dello Stato senza dover pagare alcuna imposta sostitutiva e ipotecaria sul mutuo e senza il fardello delle imposte di registro. Un bell’aiuto in un momento particolarmente favorevole sul fronte dei tassi di interesse. I dati elaborati da Telemutuo parlano chiaro: la rata mensile di un finanziamento ipotecario acceso per coprire dall’80% al 95% del costo di un’abitazione presenta oggi un valore inferiore fino al 35% rispetto al costo medio di affitto dello stesso immobile.
L’aggiornamento dei modelli 231 non può più attendere: è quanto consegue dall’opera di estensione della responsabilità ex decreto legislativo 231/2001 all’ambito penal-tributario, intervento in gran parte realizzato con il dl 2020 (dl 124/2019, convertito in legge 157/2019), e poi completato con il dlgs 75/2020, entrato in vigore il 30 luglio 2020 a recepimento della direttiva Ue 2017/1371, meglio conosciuta come Pif, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale.Infatti, all’esito della riforma realizzata nei due step, sono idonei a far scattare la responsabilità 231 tutti i più gravi reati fiscali.
Le transazioni B2b, ossia quelle tra imprese, si sono ridotte del 6% durante la pandemia mentre l’eCommerce ha fatto registrare solo un -1%, aumentando dell’1% rispetto al 2019 la sua incidenza sul totale degli scambi B2b, pari a 2.500 miliardi di euro, passata dal 19% al 20%. Il valore degli ordini scambiati tramite strumenti digitali tra imprese italiane ha, quindi, retto l’urto degli effetti economici del Coronavirus, raggiungendo il valore totale di 406 miliardi di euro. È quanto emerge dalla lettura dei risultati della ricerca curata dall’Osservatorio Digital B2b della School of Management del Politecnico di Milano, presentata durante il convegno online «B2b: fisicamente lontani, digitalmente vicini».

aflogo_mini

 

  • L’anno nero del cybercrime le aziende sono in ritardo
Secondo le stime dell’Osservatorio del Politecnico di Milano il mercato italiano della sicurezza digitale resta tra l’altro ancora troppo limitato in rapporto al Prodotto interno lordo. E la pandemia ha aggravato questo gap
  • Connesso e in ascolto del cliente. L’assicuratore trasformato dal virus
Lo tsunami della pandemia ha impattato su compagnie e agenti ai quali vengono richieste evoluzione digitale, ma anche accentuate doti umane per ritagliare soluzioni personalizzate.
  • Cesare Caldarelli “Grazie alla tecnologica più risorse ed energie per offrire consulenza”
Sopra la media di settore i risultati di Vittoria Assicurazioni. Parla il ceo: “Assecondiamo nuove esigenze di coperture”. Vittoria punta principalmente su un riequilibrio tra RCA e rami elementari
  • La svolta dei fondi pensione. Sostenibilità in tre pilastri
I fattori Esg stanno diventando un driver sempre più importante nel processo decisionale di investimento. E anche l’Italia si sta adeguando. Lo conferma l’indagine promossa a livello mondiale dal Dws

  • Città più sicure? Dite “IOT”
Droni che controllano la viabilità con l’Internet delle cose, app che analizzano lo stato di salute delle strade usando i sensori nei cellulari degli automobilisti. Da Boston a Napoli, metropoli e infrastrutture saranno governate dai dati.

  • Famiglie con figli, stretta alle spese