Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Un bonus per comprare sedie o monitor per i forzati dello smart working? È stata presentata come una novità dirompente del Decreto Sostegni che da poco è stato convertito in legge. Ma non è propriamente così. Perché, innanzitutto, non è del tutto una novità, ma solo una proroga. E perché in realtà non c’è nessun bonus.
Tante occasioni ma anche rischi, accresciuti dalla discesa in campo da big tech come Google e Amazon, che possono riuscire ad accedere ad informazioni importanti senza offrire reciprocità. La cosiddetta open insurance, ovvero la condivisione dei dati degli assicurati da parte di aziende esterne al settore, accelerata dall’utilizzo della nuova tecnologia spinta dalla pandemia, può rappresentare un’importante opportunità per accrescere la concorrenza e migliorare i prodotti e i servizi assicurativi a vantaggio dei sottoscrittori. Ma allo stesso tempo c’è bisogno di tutelare i consumatori che, prima di tutto, devono essere pienamente consapevoli del nuovo approccio digitale. Questioni affrontate dal segretario generale Ivass, Stefano De Polis, durante il convegno organizzato ieri mattina dallo Studio Ambrosetti, che ha ricordato che sul tema è aperto anche un confronto in sede europea, sollecitata dall’Eiopa, che raccoglie le autorità di settore.
La proposta, da parte della Commissione, di un regolamento che possa fornire una risposta normativa coerente, a livello europeo, ai rischi ed ai dubbi connessi allo sviluppo vorticoso dei sistemi di intelligenza artificiale ha la sua matrice teorica in quella analisi del rischio che caratterizza, per certi versi, anche il codice genetico del Regolamento europeo per la protezione dei dati personali. A tutti noto come Gdpr. Tuttavia, di là della condivisione del medesimo «genere letterario», ad uno sguardo più approfondito, emergono, tra le due discipline, delle differenze non marginali, che sembrano andare nella direzione di una maggiore garanzia per i diritti ed una maggiore dinamicità del Gdpr rispetto alla proposta di regolamento della Commissione in tema di intelligenza artificiale.
Dalla metà negli anni ’90 ad oggi lo 0,1% più ricco della popolazione ha visto raddoppiare la sua ricchezza, mentre il 50% più povero è passato dal controllo dell’11,7% della ricchezza totale nel 1995 al 3,5% recentemente. È quanto emerge dallo studio “The concentration of personal wealth in Italy 1995-2016“, pubblicato sul sito del Mef, in cui è stata analizzata la distribuzione della ricchezza personale attraverso l’utilizzo dell’archivio delle dichiarazioni relative all’imposta di successione.
Nel Far West dell’aviazione, tra droni e jet supersonici, velivoli green e moduli spaziali, c’è una nuova protagonista: l’automobile volante, un incrocio tra un elicottero, un aereo e la classica vettura. Una soluzione come BlackFly, che con due piccole ali e otto rotori, già vola sui prati della California centrale. «Potrebbe sembrare una strana bestia, ma cambierà il modo in cui intendiamo il trasporto», ha detto al New York Times il suo inventore, il canadese Marcus Leng, amministratore delegato di Opener.
- Climate change, a rischio il 25% del raccolto globale
Adattarsi ai cambiamenti climatici, pena la perdita di un quarto dei raccolti globali entro fine secolo. L’allarme arriva dallo studio di un team internazionale di ricercatori della Boston University, dell’università Ca’ Foscari di Venezia e della Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Lo studio ha analizzato la vulnerabilità alle variazioni di precipitazioni e di temperature di quattro colture (mais, riso, soia e grano), responsabili del 75% dell’assunzione globale di calorie. Se nel breve periodo le opzioni sono limitate a cambiare la quantità di fertilizzante o di acqua di irrigazione utilizzata, nel lungo periodo è possibile intraprendere un adattamento sostanziale. Come cambiare le varietà di colture, spostare tempi di semina e raccolta, adottare nuove tecnologie agricole e investire in macchinari agricoli.
- Generali lancia Proevolution
Generali Italia lancia Genera Proevolution, per investire in digitale, tech, cambiamenti sociali.
- Il Tar dà ragione al condominio: stop ai rumori, Comune responsabile
Movida molesta e tutela della quiete dei condòmini: è tema di stretta attualità e si ripresenta, ciclicamente, con l’approssimarsi della bella stagione e del ritorno alla normalità post Covid 19. Dopo la sentenza del Tribunale di Torino 1261/2021 che ha condannato l’amministrazione comunale ad un maxi risarcimento dei danni patiti da alcuni residenti in condominio, arriva dal Tar Lombardia un’altra interessante pronuncia, la 1214/2021 emessa il 19 maggio scorso, che vede anche in questo caso riconosciute le ragioni del condominio ricorrente che aveva agito per l’ottemperanza di due precedenti pronunce già favorevoli emesse sempre dal Tar lombardo, la 1979/2019 e la 2054/2020.
- Assicurazione sanitaria privata: gli assicuratori guadagnano solo dagli aumenti dei premi