di Anna Messia
Poste Vita è pronta a rilanciare sul mattone, guardando in particolare alla logistica, con una manovra da 150 milioni che passa tramite Cbre. Più volte in passato la compagnia assicurativa del gruppo Poste Italiane ha guardato al settore immobiliare per diversificare gli investimenti e cercare rendimenti interessanti in un contesto di bassi tassi d’interesse. L’ultima operazione è stata siglata a dicembre scorso, quando la compagnia guidata da Andrea Novelli ha deciso di sottoscrivere il 100% delle quote di Convivio, il primo comparto del fondo Dante gestito da Invimit, la sgr controllata del ministero dell’Economia, con un investimenti di circa 249 milioni. Nella stessa direzione è andato l’accordo di coinvestimento che è stato siglato nel 2019 tra Poste Vita e Generali Real Estate con un impegno di investimento di ciascuna parte di 200 milioni per complessivi 400 milioni, con un focus europeo su uffici e retail. Così nel giro di poco tempo stato comprato per esempio il Parco Leonardo a Roma o il The Westlight di Berlino, di fronte all’ingresso principale dello zoo. Come pure il Marienforum a Francoforte. Nel 2016 la compagnia assicurativa aveva inoltre deciso di investire quasi un miliardo di euro nel mattone diversificando su tre gestori: Ubs, Cbre Global Investors e Deutsche Bank. Al primo era stata affidata la fetta più ampia di asset, con 500 milioni da investire in particolare sugli uffici, con Deutsche Bank impegnata sul fonte del retail e Cbre sul quello della logistica. E se il primo fondo da 500 milioni, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è di fatto stato quasi interamente investito, nel caso di Deutsche Bank il progetto non è mai decollato, complice un mercato retail poco favorevole.
Diverso è stato invece il caso del fondo gestito da Cbre, che ha investito tutti i 150 milioni commissionati da Posta Vita in un comparto, quella della logistica, che ha continuato ad andare bene nonostante gli effetti negativi della pandemia. Per questo motivo in Poste Vita avrebbero deciso di raddoppiare la presa sulla logistica con Cbre stanziando un investimento di altri 150 milioni. E questa volta il mandato non sarebbe solo europeo, ma da Poste Vita sarebbe arrivata la richiesta esplicita di focalizzarsi sulla logistica italiana. Nei giorni scorsi Cbre ha tra l’altro acquisito un portafoglio logistico a Torino. L’operazione è stata siglata in particolare tramite Cbre Global Investors per conto di European Industrial Fund, che ha acquisito un portafoglio di tre nuovi asset logistici di grado A situati nei pressi di Torino. Un portafoglio che è stato ceduto da DeA Capital Sgr in qualità di gestore di Go Italia VI, un fondo di investimento immobiliare completamente investito da BentallGreenOak. E con questa operazione il portafoglio logistico gestito dall’ufficio italiano di Cbre Global Investors ha raggiunto un valore di circa 400 milioni di euro, ha dichiarato il country manager Italy di Cbre Global Investors, Sandro Campora. (riproduzione riservata)
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