Si lavora da tempo a un aggiornamento delle regole di Solvecncy II, entrate in vigore nel 2016 alla fine di un lungo iter. Secondo l’Ania, l’attività di revisione in corso dovrebbe cercare di rafforzare il ruolo di investitori di lungo termine degli assicuratori, soprattutto in questo momento in cui “la crisi pandemica sta richiedendo al nostro settore uno sforzo maggiore per sostenere il raggiungimento degli obiettivi della Commissione: una UE più green, più digitale e più resiliente”, si legge nel position paper dell’associazione guidata da Maria Bianca Farina sulla “review” delle regole di Solvency predisposta dall’Eiopa.
L’Ania ritiene che Solvency II vada migliorata soprattutto per quanto concerne la volatilità, andando a ridurre “requisiti e vincoli indebiti che possono ostacolare gli investimenti a lungo termine; questo nuovo obiettivo può essere raggiunto con emendamenti mirati che dovrebbero portare a una migliore rappresentazione del rischio reale dell’attività degli assicuratori”.
Inoltre, l’Ania sostiene che le regole di Solvency II siano certamente le più sofisticate al mondo, ma pure le più conservative. Insomma, un mix di costi e barriere non sempre necessarie che vanno a ricadere “sulla capacità degli assicuratori di fare investimenti di lungo termine nell’economia e di offrire prodotti a lungo termine che sono già penalizzati dalla situazione di tassi d’interesse negativi”.
Nel suo position paper Ania ribadisce il ruolo cruciale del settore assicurativo nel raggiungimento degli obiettivi dell’Unione del mercato dei capitali. In questo senso le caratteristiche di investitori di lungo termine delle compagnie possono svolgere una rilevante funzione anticiclica, investendo in modo sostenibile e sul lungo periodo.
La proposta di modifica del volatility adjustment presentata dall’Eiopa, scrive l’Ania, va nella giusta direzione, almeno da un lato: modifica le condizioni di attivazione della componente di volatilità legata al paese e così contribuisce a riflettere meglio il rischio di investimento degli assicuratori ed elimina gli attuali effetti distorsivi (cliff-edge). Dall’altro lato va invece ad azzerare i benefici della modifica con altre proposte negative che l’Ania individua nei cambiamenti nella metodologia di correzione del rischio e nell’introduzione di un ratio di liquidità.
In conclusione, l’Ania sottolinea che le modifiche di Solvency II non dovranno andare a minare “l’efficacia dell’aggiustamento che è stato proposto, introducendo elementi prociclici in una misura che dovrebbe essere, invece, per sua natura anticiclica”.