Apre i battenti un dipartimento ad hoc per l’Intelligenza artificiale (IA) e si rafforza l’ufficio relazioni con il pubblico (Urp): sono le novità di una mini-riorganizzazione del Garante della privacy, frutto della delibera 27 maggio 2021, approvata dalla stessa autorità e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 19 giugno 2021.
Nel dettaglio si tratta di due modifiche al regolamento n. 1/2020 del Garante.
Con il primo intervento viene istituito, come unità organizzativa di primo livello, il dipartimento «Intelligenza artificiale».
È un settore, questo, in cui sta crescendo a livello esponenziale il numero di interpelli e quesiti che arrivano quotidianamente agli uffici del garante.
Il dipartimento si occuperà di monitorare progettazione, sviluppo e impiego di sistemi informatici basati su tecnologie di intelligenza artificiale e di apprendimento automatico (machine learning) e di seguire le iniziative, anche da parte di enti di ricerca, e i tavoli di lavoro con riguardo alle aree di interazioni tra intelligenza artificiale e diritto alla protezione dei dati.
Il neonato dipartimento di Intelligenza Artificiale darà una mano anche durante le ispezioni tese ad accertare eventuali violazioni della privacy.
Con la seconda modifica l’Ufficio relazione con il pubblico che diventa un’unità organizzativa di primo livello.
Si tratta di un servizio che nell’ultima relazione annuale del Garante (dati 2019) ha lavorato 10.883 e-mail, risposto a 4.415 telefonate, ricevuto 290 persone, effettuato 233 trattazioni relative a fascicoli.
Il nuovo Ufficio relazioni con il pubblico mantiene i servizi di informazione al pubblico, risposte a quesiti, richieste di informazioni e pareri da parte di cittadini, amministrazioni pubbliche, associazioni o imprese, e riscontro a richieste di documentazione e materiale informativo.
Antonio Ciccia
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