di Andrea Pira
L’Italia deve introdurre «al più presto» un nuovo quadro normativo che, modificando il codice civile e il Testo Unico della Finanza, fissi un regime specifico per l’emissione di titoli in forma digitale. «L’inerzia in questo contesto non è un’opzione», ha spiegato in audizione il commissario Consob Paolo Ciocca, aggiungendo che «senza un’adeguata e tempestiva cornice giuridica verremmo relegati a mero mercato di sbocco, senza fruire dei benefici del nuovo sistema». L’autorità di vigilanza sui mercati evidenzia come «la trasformazione digitale comporta l’affacciarsi sul mercato finanziario di nuovi player globali e regionali» con una conseguente pressione sugli attori internazionali. In tale contesto la Ue si sta muovendo con una serie di proposte legislative per introdurre una disciplina specifica per i criptoasset diversi dagli strumenti finanziari, con un regolamento per testare le funzioni di trading e post trading in un unica piattaforme e con strumenti per rafforzare la cybersicurezza. Consob dal canto suo ritiene necessari poteri omogenei tra le autorità nazionali, una tutela dei risparmiatori in fase di promozione, anche online e attività per aumentare l’educazione finanziaria dei cittadini. (riproduzione riservata)
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