Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Generali è pronta ad entrare in Cattolica Assicurazioni. Il Leone di Trieste, secondo quanto anticipato dall’agenzia Bloomberg, è pronto a investire quasi 300 milioni di euro in un aumento di capitale riservato al prezzo che, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza sarebbe fissato a 5,55 euro, e che rappresenterebbe dunque un premio del 53% rispetto alla chiusura di ieri (3,61 euro). Una mossa che porterebbe la compagnia guidata da group ceo, Philippe Donnet, ad avere una quota di circa il 24,5% in Cattolica, con un’operazione per ora esclusivamente di carattere industriale. Attualmente il principale azionista di Cattolica è Berkshire Hathaway di Warren Buffett con circa il 9 per cento, e restano ancora da conoscere le mosse dell’imprenditore americano che probabilmente, a questo punto, non mollerà la presa. Intanto sabato 27, è fissata l’assemblea della compagnia di Verona per votare la delega al consiglio di amministrazione a varare un aumento di capitale, fino a 500 milioni, chiesto da Ivass per risollevare la solvibilità della compagnia colpita dalla crescita dello spread e dal crollo dei mercati
Le assicurazioni sono pronte a giocare tutte le loro carte per combattere la pandemia e spingere il rilancio dell’Italia. Mosse che possono rivelarsi determinanti se si considera che gli investimenti degli assicuratori del Paese sono oggi pari a più di 950 miliardi, il 53% del pil. Risorse che «potranno essere indirizzate per potenziare le infrastrutture e per la transizione digitale e green», ha annunciato ieri la presidente di Ania, Maria Bianca Farina, nel suo intervento video all’Insurance Day 2020 organizzato da MF-Milano Finanza e Accenture, rivelando anche che l’associazione «ha appena istituito un comitato di esperti che sta studiando come e se il settore assicurativo può dare il suo supporto sul rischio pandemico». L’appuntamento web, condotto dal direttore ed editore associato di MF- Milano Finanza Gabriele Capolino e dal direttore di Class Cnbc Andrea Cabrini, è stato un pre-evento, anticipo del tradizionale Insurance Day che si terrà in autunno, che ha visto protagonisti i capi azienda delle principali compagnie italiane, con l’obiettivo di capire come il virus sta cambiando i modelli industriali delle assicurazioni e che cosa possono fare le imprese per la ricostruzione.
Raccolta del risparmio gestito a due facce a maggio in Italia. Il saldo totale è salito a 5,45 miliardi di euro, più del doppio rispetto ai 2,05 miliardi di aprile, in pieno lockdown. Ma l’incremento è dovuto tutto al recupero delle gestioni: in particolare, quelle istituzionali hanno chiuso maggio con flussi per 1,89 miliardi dai -3,98 di aprile, mentre quelle retail hanno incassato 348 milioni (contro 105). Al contrario, i fondi aperti hanno dimezzato il bilancio: dai 5,73 miliardi di aprile sono passate a 2,93 miliardi. Intanto i fondi chiusi sono saliti da 195 a 272 milioni.
Con l’uscita dall’emergenza sanitaria l’attività nelle banche d’affari e nelle società di consulenza sta riprendendo quota, anche se i volumi pre-crisi sono ancora lontani. Qualche dossier comunque ha ricominciato a circolare e potrebbe dare frutti nei prossimi mesi. Tra gli altri, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, ci sarebbe quello di Arca. La società di gestione milanese guidata da Ugo Loser e controllata dalla Bper e dalla Popolare di Sondrio è da tempo in attesa di un rimescolamento degli assetti proprietari. Gli azionisti, a partire dal ceo di Bper Alessandro Vandelli, non hanno del resto mai nascosto la volontà di valorizzare la quota anche per consentire ad Arca di crescere ulteriormente. Sebbene oggi Modena sia impegnata ventre a terra nell’operazione Ubi Banca al fianco di Intesa Sanpaolo, da qualche giorno nella city milanese il dossier è di nuovo sulla bocca dei banker.
  • In aumento gli iscritti ai fondi pensione
Il 2019 è stato un anno positivo per la previdenza complementare con gli iscritti aumentati del 4% a 8,3 milioni per un tasso di copertura del 31,4% sul totale delle forze di lavoro. I nuovi contributi sono stati pari a 16,2 miliardi, ma sono cresciuti di 200 mila unità a 2,2 milioni gli iscritti che hanno sospeso i versamenti, trend che potrebbe peggiorare a seguito della crisi generata dalla pandemia. Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i fondi pensione negoziali e i fondi aperti hanno guadagnato in media rispettivamente il 7,2 e l’8,3%; per i nuovi Pip di ramo III il risultato è stato del 12,2%. È questo il quadro fornito ieri da Mario Padula, presidente della Covip, nella relazione annuale dell’autorità che vigila sul sistema dei fondi pensione in Italia.

Fino a prima dell’emergenza sanitaria la longevità era percepita come una risorsa, un valore della società italiana. Ma con il lockdown da Covid-19 la rappresentazione sociale della cosiddetta Silver economy è crollata: si è parlato di virus degli anziani, si è discusso sul fatto che fosse giusto non curarli e dare la precedenza ai pazienti più giovani, si è arrivati a ipotizzare (poi non è accaduto) che nelle fasi di ripartenza i vecchi dovessero restare chiusi in casa più a lungo. Come sintetizza, quindi, l’Osservatorio Silver economy di Censis e Tendercapital, la longevità è diventata una minaccia e un costo per la società.
È incostituzionale la pensione d’inabilità degli invalidi civili. L’importo mensile, infatti (287 euro), non assicura i «mezzi necessari per vivere», violando l’art. 38 della Costituzione che garantisce il diritto al mantenimento e assistenza sociale ai cittadini inabili al lavoro. Pertanto, va aumentata a 651 euro (al vecchio «milione di lire») dall’attribuzione, a 18 anni d’età, senza aspettare i 60 anni come previsto oggi. Lo ha deciso la Corte costituzionale nella seduta del 23 giugno scorso. La pronuncia non ha effetto retroattivo e si applica solo per il futuro.
  • Il nuovo volto dell’assicurazione
La pandemia si è fatta sentire pesantemente sulle compagnie di assicurazione, ma sono emerse anche nuove opportunità a livello tecnologico e di innovazione: è quanto emerso da MF Insurance Day cc2020 pre-event «Assicurare la resilienza», organizzato insieme ad Accenture. L’iniziativa, svoltasi da remoto, è stata trasmessa in diretta su Class Cnbc, con la moderazione del direttore Andrea Cabrini, in streaming su milanofinanza.it e sulla piattaforma Zoom. I numeri, a prima vista, sono crudi: il comparto ha bruciato il 19% di capitalizzazione di borsa, con punte di -40% nel periodo più critico, a cavallo tra marzo e aprile. Daniele Presutti, Insurance lead Europe di Accenture, ha spiegato che a livello globale si sono verificate perdite per 100 miliardi di dollari (89 mld euro) a causa di sinistri dovuti a interruzione del business, dei viaggi e altro ancora, più 100 mld per l’impatto su tassi d’interesse, spread e capitalizzazione per quanto riguarda gli asset delle compagnie. L’aspetto positivo riguarda la diminuzione dei sinistri, in media del 50%, il maggiore ricorso ai canali digitali per l’attività agenziale e la continuità operativa del business. In prospettiva sono attese la riduzione dei costi, la semplificazione massiccia e più tecnologia nei processi. «Le compagnie assicurative si sono mosse con grande rapidità ed efficacia», ha sottolineato Presutti, «e hanno dimostrato di essere molto vicine ai loro clienti, alle loro community, alla rete distributiva e ai dipendenti, che sono riuscite a mettere in sicurezza. E questo focalizzandosi anche sulla stabilizzazione dei ricavi».
  • Fondi integrativi in salute
Impennata delle risorse accumulate nel 2019 dalle forme di previdenza complementare, giunte a dicembre a staccare il traguardo dei 185 miliardi di euro (con una salita del 7%, al confronto con l’annualità precedente), un ammontare totale che risulta esser «pari al 10,4% del Prodotto interno lordo (pil) e al 4,2% delle attività finanziarie delle famiglie italiane». E, malgrado sia in incremento pure la quota degli iscritti ai 380 fondi disponibili, in Italia (circa 8,3 milioni, +4% rispetto al 2018), per «un tasso di copertura del 31,4% sul totale delle forze di lavoro», cresce il fenomeno delle quote «scoperte», giacché il 26,4% del totale di chi ha firmato l’adesione (circa 2,2 milioni di persone) non ha effettuato contribuzioni nel 2019, e la metà non effettua versamenti da almeno quattro anni. È quanto si legge nella relazione annuale sull’attività della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione), che permette di tracciare l’«identikit» dell’associato alle forme previdenziali integrative: è in maggioranza di sesso maschile (il 61,9%), vive nelle regioni del Settentrione (57%) ed è d’età adulta, quasi prossimo all’età di pensionamento, visto che «il 52,9% degli iscritti si colloca nella fascia tra 35 e 54 anni, il 29,5% ne ha almeno 55».

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  • Generali balza su Cattolica Investirà 300 milioni per essere primo socio
Il Leone che non ti aspetti irrompe nella stanza di Cattolica Assicurazioni, e prepara una fiche azionaria da 300 milioni di euro per diventare dall’autunno il partner industriale di riferimento della compagnia veronese con il 24,5% del capitale. Generali, a quanto si apprende da fonti finanziarie, vorrebbe con questa mossa avviare collaborazioni con la compagnia rivale in alcune attività come il risparmio gestito, la salute, la riassicurazione e il digitale. Solo eventualmente, e solo se si avvereranno successive condizioni, il prossimo socio strategico si indurrà a valutare l’integrazione della compagnia, prenderne il controllo e determinarne la nuova governance. Tra i cambiamenti sul tavolo c’è di sicuro lo statuto mutualistico di Cattolica, dove ogni socio vota per un’azione ma che in futuro potrebbe fare spazio alla spa. Per ora non ci sono conferme dell’operazione: soltanto indiscrezioni cui Generali ha replicato con un «no comment». Ma il negoziato, che ieri potrebbe avere avuto un passaggio anche nel cda Cattolica, sembra imbastito e nelle prossime ore, dopo i necessari confronti del caso con le istituzioni e la Consob che vigila sul mercato azionario, potrebbe arrivare la conferma formale.
  • Il maxi risarcimento Bayer paga 10,5 miliardi per il caso Monsanto
La Bayer ha chiuso con un accordo da 10,5 miliardi le 95 mila cause (in tutto sono 120 mila) intentate contro la Monsanto, acquistata nel 2018. Il gruppo tedesco ha ereditato le vertenze per i danni causati dal diserbante Roundup, accusato di provocare il cancro
  • Le previsioni nere dell’Fmi Italia ultima nell’eurozona nel 2020 Pil a meno 12,8%
L’Italia a parità con la Spagna è il caso peggiore dell’Eurozona, per la durezza della crisi economica pagherà un prezzo molto superiore alla Germania: lo dicono le ultime previsioni del Fondo monetario internazionale.  Un’occhiata ai divari: questa recessione colpisce in modo molto diseguale e l’Italia (nel 2020 il Pil scenderà del 12,8%) ne sopporterà un peso ben più accentuato rispetto alle altre economie sviluppate. La ragione è evidente nelle analisi del Fondo: l’Italia è arrivata al test tremendo di questa crisi con una crescita già anemica da molto tempo; con debolezze strutturali mai risolte; con un bilancio pubblico dissestato che non le ha consentito la stessa “potenza di fuoco” di altre nazioni nel lanciare manovre di spesa anti- recessione. La previsione Fmi indica una decrescita media mondiale 2020 del meno 4,9% il che segnala un netto peggioramento del pessimismo dello stesso Fondo; ad aprile prevedeva meno 3% per il Pil globale. Si segnala una grande eccezione, la Cina, la cui economia riuscirebbe comunque a realizzare un segno positivo, sia pure un modesto +1% a fine anno. Che per gli standard cinesi, e alla luce dei bisogni della sua popolazione, è l’equivalente di una recessione in Occidente. Però nella gerarchia mondiale significa che la Cina si rafforza rispetto a tutti gli altri.
  • Travolti in strada dal tetto crollato muoiono una mamma e i suoi due bimbi
Sono le 17,30 in via Marconi ad Albizzate, in provincia di Varese, quando all’improvviso si stacca un cornicione di 60 metri dal tetto di un edificio industriale, un’ex fabbrica tessile che oggi, rinnovata anni fa, ospita alcuni uffici e negozi. Le macerie di mattoni e cemento travolgono una famiglia intera che è in giro, per la strada, a fare una passeggiata come in un pomeriggio che sembrava uguale agli altri e invece no. I vigili del fuoco arrivano subito ma per la mamma, Fouzia T., 38 anni, origini marocchine, è già troppo tardi. Anche il piccolo Suleimani, 5 anni, che la donna tiene per mano non respira già più quando i soccorsi si attivano. La piccola Yakoute, un anno, nel passeggino, invece è ancora viva quando i pompieri scavano tra le macerie per tirarla fuori. I vigili del fuoco stanno eseguendo tutti i rilievi per valutare le cause del collasso del cornicione che, a una prima ricostruzione, sembra che sia crollato interamente, nello stesso momento. Per sicurezza sono stati evacuati entrambi gli edifici. Sul caso indagano i carabinieri di Varese coordinati dalla pm Nadia Calcaterra della procura di Busto Arsizio.

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  • Mossa delle Generali sulla Cattolica
Alleanza Generali-Cattolica. Industriale e finanziaria. Il Leone diventerà socio di riferimento della Cattolica Assicurazioni sottoscrivendo una tranche riservata da 300 milioni dell’aumento di capitale da 500 che sarà approvato dall’assemblea degli azionisti della compagnia veronese (26 giugno in prima e 27 in seconda convocazione). Ciò significa che Generali salirà intorno al 25% del capitale di Cattolica. Ancora però non c’è nulla di ufficiale nè commenti dai due gruppi. In mattinata però potrebbero arrivare comunicazioni ai mercati. Ieri in serata si sono susseguite indiscrezioni sull’operazione che — secondo varie fonti — ha un forte contenuto industriale. I punti di forza di Cattolica nei settori danni, salute, nell’asset management e nella riassicurazioni si integrerebbero molto bene con gli analoghi (ma ben più consistenti) comparti del gruppo triestino. Sarebbero già stati ipotizzati una serie di accordi industriali da sviluppare e che nelle proiezioni, garantirebbero un immediato ritorno economico.
  • Sisma nel Sud del Messico, 6 morti e oltre 100 sfollati, distrutti case e ospedali
Almeno sei persone sono morte ieri nel sisma di magnitudo 7.4 registrato nello Stato di Oaxaca, in Messico. Oltre 30 persone sono rimaste ferite, riferisce la stampa locale. La scossa, che ha causato danni a strade, edifici, monumenti e ospedali, e che si è verificata alle 10:29 del mattino, è stata avvertita in maniera decisa anche nella capitale. L’epicentro della scossa più violenta è stato individuato a 23 chilometri a sud della città di Crucecita. Quasi 150 persone sono state sfollate mentre più di 530 case e 21 ospedali sono stati danneggiati dalla scossa, a cui hanno fatto seguito centinaia di scosse di assestamento. Un incendio è divampato in una raffineria sulla costa del Pacifico a Salina Cruz. Ma i danni non sono giudicati gravi.
  • Azimut con Canson per il 3% di Inwit
Azimut partecipa con Canson Capital Partners e Ardian, a quella che definisce «una delle più importanti operazioni di «Private Investment in Public Equity» attraverso una partecipazione in Inwit. Il veicolo di diritto lussemburghese Azimut Private Equity I Scsp opererà con Canson Capital Partners, guidato dal co-fondatore Matteo Canonaco, e con Marco Patuano, industry leader nel settore delle telecomunicazioni acquisendo una quota fino al 3% del capitale di Inwit. « Ci attendiamo ritorni annui a due cifre» ha commentato il presidente di Azimut Pietro Giuliani.
  • Insurance Day: boom dei canali digitali con la pandemia
Nell’Insurance Day 2020, organizzato ieri a Milano da Accenture e Mf Milano Finanza è stato discusso lo scenario del settore post-pandemia. «Non ci sarà un semplice ritorno alla normalità precedente ma un cambiamento di valori in cui alle aziende viene richiesta maggiore responsabilità sociale», ha detto Daniele Presutti, Insurance Lead Europe di Accenture ( foto). Durante la pandemia l’uso dei canali digitali è salito dal 27% al 35%.

  • Fondi pensione, più iscritti ma il 26% non versa contributi
Lo scossone subito dai mercati finanziari con l’arrivo della pandemia nei primi mesi dell’anno – peraltro in parte già riassorbito – non ha cancellato i rendimenti messi a segno nel 2019 dai fondi pensione. I guadagni su base annua hanno oscillato tra il 7,2 e il 12,2% (contro il +1,5% del Tfr) e nell’anno sono anche aumentati gli iscritti alle forme di previdenza complementare (+4%, ora sono 8,3 milioni, che salgono a 9,1 se si considerano le iscrizione multiple). Nel 2019 sono però aumentati gli iscritti che non hanno effettuato versamenti (sono 2,2 milioni, il 26,4% del totale; rispetto al 2018 sono 200mila in più e la metà, 1,1 milioni di soggetti, non versa contributi da almeno quattro anni). A fronte di 16,2 miliardi di nuove entrate, nell’anno le prestazioni pagate sono arrivate a 8,4 miliardi e sono state erogate prestazioni pensionistiche in capitale per 3 miliardi e in rendita per circa 600 milioni. I riscatti 2,1 miliardi, mentre sono state effettuate circa 500 milioni di rendite integrative temporanee anticipate (RITA), per lo più concentrate nei fondi pensione preesistenti. Le anticipazioni, per 2,3 miliardi, sono state in gran parte riferite a causali diverse dalle spese sanitarie o dall’acquisto o ristrutturazione della prima casa.
  • «Dal risparmio previdenziale l’aiuto per uscire dalla crisi»
  • A maggio positiva la raccolta dei gestori

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  • Più di 10.000 persone fanno causa a EasyJet per gravi violazioni di dati
EasyJet Plc si trova ad affrontare una causa legale per una violazione dei dati rivelati il mese scorso che potenzialmente esponeva dettagli privati di 9 milioni di passeggeri. Più di 10.000 persone si sono unite alla causa da quando è stata presentata il mese scorso, secondo lo studio legale PGMBM. Le vittime hanno diritto a un risarcimento pari a 2.000 sterline, il che significa che il caso potrebbe valere fino a 18 miliardi di sterline. EasyJet ha detto il mese scorso che gli indirizzi e-mail e i dati di viaggio di circa 9 milioni di clienti sono stati rubati da hacker attraverso una delle più grandi violazioni della privacy per colpire l’industria delle compagnie aeree. Si è anche avuto accesso ai dati della carta di credito di circa 2.200 persone.

  • Round’up: vittime risarcite per 10 miliardi di euro
Una pagina dolorosa e costosa per La Bayer, iniziata due anni fa… con l’acquisizione della Monsanto, chiusa mercoledì sera. Il gruppo farmaceutico e agrochimico tedesco ha concordato per pagare fino a 10,9 miliardi di dollari (9,8 miliardi di euro) per la risoluzione di procedimenti giudiziari in corso e futuri contro Roundup, il diserbante sospettato di aver causato il cancro nel suo utilizzatori. La Bayer ha inoltre concordato pagare fino a 354 milioni di euro per risolvere le cause legali che coinvolgono un un altro erbicida, dicamba, e sostanze chimiche tossiche fuoriuscite che hanno inquinato i fiumi.
  • Nuova frenata per l’assicurazione vita  a maggio
L’assicurazione vita non è sicuramente popolare tra i francesi in questi tempi di crisi. Nel mese di maggio, gli importi investiti in questo prodotto di punta del risparmio (al netto delle prestazioni versate dagli assicuratori) sono diminuiti di 2,2 miliardi di euro.
L’assicurazione vita aveva già registrato un deflusso netto in marzo e in Aprile (-2 miliardi di euro) in un contesto di contenimento. Il declino del mese di maggio è comunque un un po’ più pronunciato. Dobbiamo tornare a 2012, anno della crisi nella zona euro, per trovare una tale serie tali cifre.

Handelsblatt

 

  • La decisione sul tasso d’interesse garantito minaccia i consumatori con conseguenze di vasta portata
Milioni di tedeschi devono adeguarsi al calo dei rendimenti delle loro polizze? Un’eventuale riduzione del tasso d’interesse garantito svolge un ruolo importante in questo contesto. Olaf Scholz si sta prendendo tempo. Da dicembre il ministro federale delle finanze ha davanti a sé una proposta dell’Associazione tedesca degli attuari (DAV), un’associazione di 5.000 attuari, che propone una riduzione del tasso d’interesse garantito per le polizze vita al nuovo basso livello dello 0,5% a partire dal gennaio 2021.