La polizza di Vera Vita è modulabile in termini di opzioni contrattuali, per la finanza entra in campo Anima Sgr
di Fausto Tenini e Alessandro Lazzari * (Assinews)
PrimaVera Multiramo è un prodotto di investimento assicurativo misto a premio unico e premi unici aggiuntivi. Le prestazioni della polizza legate al valore delle quote di fondi interni della compagnia e al rendimento di una gestione separata, con prestazione addizionale per il caso di morte. Come sempre la componente a gestione separata permette di dare stabilità ai rendimenti nel medio termine, anche grazie alla metodologia di contabilizzazione degli attivi al costo storico, mentre il fondo interno ha l’obiettivo di dare frizzantezza alle performance a costo di rischi che salgono. Il premio unico iniziale è di almeno 10 mila euro e le componenti finanziarie sono rappresentate dalla gestione separata Vera Stabilità (massimo 50% dell’investimento) mentre il fondo interno è a scelta tra Veravita 15, Veravita 50 e Veravita Protetto 80, che consentono di partecipare all’andamento dei mercati finanziari secondo differenti esposizioni di rischio. Non sono previste attività di ribilanciamento o di riallocazione ma nel corso del contratto è prevista la facoltà di modificare la ripartizione del capitale tra le componenti sopra indicate, con switch volontari. Alla sottoscrizione del contratto il contraente può però attivare l’opzione Take Profit che consente di disinvestire automaticamente una eventuale plusvalenza realizzata oltre la soglia del 5%, dal fondo Veravita 15 o Veravita 50, ed il contemporaneo reinvestimento della stessa nella gestione separata. E’ inoltre data possibilità di attivare un piano che prevede l’erogazione – esclusivamente al contraente ed in via automatica – di riscatti parziali programmati, opzione denominata Decumulo Finanziario. La soluzione presa in esame in questo caso si basa sulla combinazione d’investimento equiponderata tra la gestione separata e il fondo interno Veravita 50. La durata del contratto non potrà essere inferiore a 10 anni né superiore a 20 anni. In caso di vita dell’assicurato alla data di scadenza del contratto è prevista la corresponsione del capitale ottenuto dalla somma del capitale collegato alla gestione separata (capitale assicurato rivalutato) e del capitale collegato al fondo interno. In caso di decesso a tali importi viene aggiunta la maggiorazione caso morte, pari al totale (con massimale 50 mila euro) ottenuto applicando alla somma degli importi precedenti una percentuale che dipende dall’età assicurativa raggiunta al momento del decesso. Ad esempio, sotto i 40 anni si tratta del 35%, dai 41 ai 55 anni del 25%, e oltre i 66 anni si ridimensiona drasticamente. Non essendo previsto alcun consolidamento periodico dei rendimenti riconosciuti né della garanzia di rendimento minimo, le partecipazioni agli utili non risultano definitivamente acquisite sul contratto. E’ data possibilità di conversione delle prestazioni in forma di rendita a condizione che l’età assicurativa raggiunta non superi 85 anni e purché l’importo annuo di rendita derivante dalla conversione sia almeno pari a 3 mila euro. Per quanto compete il motore finanziario la gestione separata Vera Stabilità ha reso al lordo dei costi nel 2019 il 2,5%, grazie ad una allocazione principalmente orientata ai titoli di Stato italiani, esteri in euro e obbligazioni corporate. Il fondo interno Veravita 50 è una gestione di tipo flessibile che prevede un limite massimo del 50% per la parte azionaria. La società investirà per un minimo del 50% fino ad un massimo del 100% del totale attivi in fondi gestiti da Anima Sgr. Nel corso del 2019 la performance lorda di tale linea di gestione è risultata pari al 7,96%, grazie alla tonicità dei mercati globali. Il Kid evidenzia per la gestione separata valori attesi deludenti, al netto dei costi, in quanto anche nello scenario più ottimistico bisogna mettere in conto una perdita media annua dello 0,36% (-0,39% annuo in caso di stress dei mercati). Più dispersi giustamente i valori espressi per il fondo interno, con un utile medio annuo del 6,81% nello scenario più favorevole e una perdita annua del 7,85% nel caso più avverso. (riproduzione riservata)