Nel mese di maggio la nuova produzione vita raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E. è stata pari a € 5,2 mld, in aumento rispetto ai due mesi precedenti particolarmente colpiti dal lockdown a causa dell’emergenza sanitaria, ma ancora in forte calo (-26,7%) rispetto allo stesso mese del 2019 e ancor più rispetto ai primi due mesi del 2020 quando il new business mensile superava gli € 8 mld.
Secondo la statistica ANIA, da gennaio i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto € 29,8 mld, registrando, rispetto all’analogo periodo del 2019, un decremento del 19,6% (nei primi due mesi dell’anno la variazione cumulata era invece positiva e pari a +15,3%).
Nel mese di maggio il 30% delle imprese, rappresentative del 24% del mercato in termini di premi, ha registrato una raccolta superiore a quella dell’analogo mese del 2019 e il 52% delle imprese (per una quota premi pari al 60%) ha osservato una contrazione minore rispetto alla media di tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (-26,7%).
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari ad appena € 419 mln, importo dimezzato rispetto al corrispondente mese del 2019, i nuovi affari vita complessivi a maggio sono stati pari a € 5,6 mld (-29,1%) mentre nei primi cinque mesi dell’anno hanno raggiunto € 33,3 mld, il 18,5% in meno rispetto al corrispettivo periodo dell’anno precedente.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di maggio i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a € 4,0 mld, il 77% dell’intera nuova produzione vita (70% nello stesso mese del 2019), superiore di circa € 1,5 mld rispetto al mese precedente ma ancora in calo (-19,6%) rispetto allo stesso mese del 2019; di questi, il 30% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III) che registrano un decremento del 32,8% rispetto a maggio 2019. Da gennaio i premi di ramo I hanno raggiunto € 20,6 mld, il 24,6% in meno rispetto all’analogo periodo del 2019, quando il ramo registrava invece un aumento del 17,1%.
In forte calo (-68,9%) anche la raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V, a fronte di un importo pari a € 44 mln, il più basso da inizio anno, che, sommato a quello dei quattro mesi precedenti, si attesta a € 483 mln, con un decremento annuo del 20,0%.
La restante quota della nuova produzione vita, pari al 22% del totale emesso nel mese di maggio, ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) per € 1,1 mld, in crescita di circa il 40% rispetto al mese precedente ma ancora in netto calo rispetto a maggio 2019 (-41,9%); di questi, poco più della metà proviene da nuovi premi di polizze multiramo investiti in fondi unit-linked, in calo del 47,0%. Da gennaio la raccolta del new business di ramo III è stata pari a € 8,7 mld, registrando, per la prima volta da inizio anno, una variazione negativa e pari a -4,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, quando il decremento annuo era del 25,9%.
Le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV) hanno registrato nel mese di maggio un volume di nuovi premi in calo del 24,9% rispetto allo stesso mese del 2019, che, sommato a quello raccolto nei quattro mesi precedenti, ammonta a € 12 mln, con un incremento annuo sempre più contenuto e pari al 4,8%.
I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti sono risultati nel mese di maggio in calo del 20,6% rispetto allo stesso mese del 2019, raggiungendo da inizio anno una raccolta pari a € 41 mln, in calo del 12,0% rispetto all’analogo periodo del 2019.
Nei primi cinque mesi dell’anno il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 1,1 milioni, in diminuzione del 26,0% rispetto al corrispondente periodo del 2019.
In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, nel mese di maggio i nuovi
premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultino in lieve aumento rispetto ai due mesi precedenti, registrando da gennaio un volume di raccolta pari a € 417 mln, con un decremento annuo del 18,5%. Appena il 10% di tale importo è afferente ai nuovi premi/contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la quota restante è rappresentata da PIP, di cui il 46% è costituito da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo, in calo del 12,9%.
I nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono risultati nel mese di maggio in lieve
aumento rispetto al mese precedente, attestandosi da inizio anno a un importo di € 275 mln, il 20,3% in meno rispetto all’analogo periodo del 2019; poco più di un terzo di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, anch’esse in calo (-17,4%).
I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), hanno registrato una raccolta pari a € 1,8 mld, oltre mezzo miliardo in più rispetto al mese precedente ma ancora in netto calo rispetto a maggio
2019 quando si sfioravano i € 3 mld. Considerando anche i quattro mesi precedenti, tali prodotti sono ammontati a € 12,3 mld, il 41% dell’intera nuova produzione vita, con un decremento annuo del 18,8%. Concentrandosi sulla composizione, si osserva che
la raccolta premi cumulata dei prodotti multiramo è costituita per il 65% da premi afferenti al ramo I e per il restante 35% da premi di ramo III, mentre quella dei prodotti “mono-ramo” è composta per il 74% da premi di ramo I. Inoltre, la quota di premi di ramo III, raccolta da gennaio mediante prodotti multiramo, costituisce quasi il 50% dei nuovi premi di ramo III complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo I si arresta a quasi il 40% della nuova produzione complessiva di tale ramo.
I nuovi premi relativi a contratti PIR, intermediati per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali, sono stati pari ad appena € 9 mln, in aumento rispetto allo stesso mese del 2019 ma ancora in netto calo rispetto a quanto raccolto nei primi due mesi dell’anno corrente in cui vi era stata una iniziale ripresa della commercializzazione di questo prodotto da parte di alcune compagnie. Da gennaio il volume di new business si attesta dunque a € 104 mln (lo 0,3% del new business totale), in aumento del 25,4% rispetto ai primi cinque mesi dell’anno precedente; il 14% di tale ammontare è stato stipulato tramite prodotti
multiramo, con una raccolta più che dimezzata.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., da gennaio le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 95% del totale in termini di premi e al 64% in termini di numero di polizze (Tab. 3); sempre da inizio anno, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 42.100, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di quasi € 810 e € 6.550.
Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – la variazione annua del volume premi da inizio anno passa da -19,6% a -23,2%.