di Stefania Peveraro
Groupama Asset Management sgr con il Supply Chain Fund ha superato il miliardo di euro di erogato in finanziamenti alle piccole e medie imprese italiane dall’inizio dell’attività, ovvero dal 2016. Lo ha annunciato ieri Alberico Potenza, direttore generale di Groupama Asset Management sgr, in occasione del suo intervento al Caffé di BeBeez su private capital e assicurazioni. Nel dettaglio, il fondo ha acquistato nel complesso 19.550 fatture commerciali, di cui 8.061 nel 2019 per un totale di 420 milioni di euro e oltre 5.300 fatture quest’anno per altri 200 milioni. Ogni anno il fondo raccoglie impegni di investimento per l’anno successivo e, al 30 settembre 2019, nell’ultima tornata di sottoscrizioni aveva raccolto impegni per 60 milioni. Di quel totale circa 20 milioni erano stati sottoscritti da Cattolica Assicurazioni, Hdi Assicurazioni, Itas Mutua e dal fondo pensione Previbank, a cui si è aggiunto il rinnovo dell’impegno del gruppo assicurativo Groupama per 40 milioni. Negli anni precedenti il fondo aveva ottenuto la fiducia, oltre che della casa madre, da altri due diversi fondi pensione come Alifond e Byblos.
L’importo sottoscritto dagli investitori viene reinvestito dal fondo in media quattro-cinque volte nell’arco di un anno, essendo la duration media delle fatture di 70-90 giorni. Per questo la potenza di fuoco del fondo è molto più elevata degli impegni effettivamente richiamati (circa 100 milioni di euro dall’inizio dell’attività a oggi).
Il Supply Chain Fund interviene in ottica di filiera finanziando il circolante delle imprese attraverso accordi con aziende di grandi e medie dimensioni, in relazione ai crediti vantati dai loro fornitori, con le fatture che sono originate e gestite dalla piattaforma fintech Fifty Finance, società fondata da Michele Ronchi e partecipata dalla stessa Groupama Asset Management sgr e da Tesi Square.
Potenza ha sottolineato che «l’investimento nel Supply Chain Fund è assimilabile a quello in un prodotto obbligazionario a brevissimo termine, con un merito di credito elevato e un rendimento obiettivo lordo pari al tasso Euribor 3 mesi più 300 punti base. Si tratta di un profilo rischio-rendimento interessante in particolare per le compagnie di assicurazione, tenuto anche conto del basso tasso di assorbimento di capitale di vigilanza richiesto dalla direttiva Ue Solvency». (riproduzione riservata)
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