“La nuova tappa che si apre permetterà di accelerare la ripresa”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, durante il suo discorso televisivo, domenica 14 giugno, senza però evocare il tema delle norme sanitarie nelle aziende.
Queste ultime sono sottoposte ad un protocollo sanitario piuttosto drastico per combattere il coronavirus, con in particolare la famosa regola dei 4 m² che impedisce alla maggior parte dei dipendenti di tornare a lavorare sul posto. Da allora, il Ministero del Lavoro ha lasciato intendere che sta lavorando a un alleggerimento di questo protocollo per le aziende.
“Sosteniamo le proposte sull’allentamento delle regole sanitarie. La vita economica e sociale deve riprendere”, spiega Grégoire Dupont, direttore generale di Agéa, la federazione nazionale dei gruppi agenti generali. “Non possono essere solo le aziende, le scuole e le istituzioni pubbliche ad essere soggette a regole igieniche draconiane, mentre in ogni altro luogo c’è un allentamento delle regole. Deve essere coerente”.
Mentre gli agenti generali accolgono con favore questa possibilità, la vita è già ripresa dopo la fine del lockdown.
“Tutto il mio staff ha già ripreso completamente il lavoro. Ci stiamo aprendo al pubblico e anche se le regole sono rilassate, manteniamo le protezioni così come sono”, spiega a L’Argus Clément Delorme, agente generale di Axa a Parigi. La stessa analisi è stata fatta da Nathalie Goguet, agente MMA a Nancy. “Ho avuto pochi problemi con la regola dei 4m2 perché ho 60 m2 di spazio di accoglienza con 3 rappresentanti del servizio clienti, uno dei quali è part-time. Con la firma elettronica, le e-mail, ecc… I clienti vengono raramente in agenzia. Se vogliono ancora venire, li facciamo aspettare fuori se c’è troppa gente. Sono abbastanza comprensivi”. In ogni caso, le nuove abitudini di sicurezza (plexiglas e distributori di gel idroalcolici tra le altre) rimarranno”, sottolinea Nathalie Goguet.
Tuttavia, questo alleggerimento del protocollo sanitario rimane una buona cosa per gli agenti generali. “Vediamo i cambiamenti più a livello dei nostri clienti professionali. Sono più di buon umore, perché stanno ricominciando a lavorare normalmente. Lo si sente nelle chiamate”, dice un agente generale.