Anche se è già stata più volte annunciata in passato, sembra ormai imminente l’introduzione dell’Arbitro Assicurativo. Almeno stando alle ultime parole pronunciate dal Presidente dell’IVASS il Dott. Daniele Franco: «I consumatori potranno contare su uno strumento di tutela agile, rapido ed economico».Con un sito interamente dedicato a dirimere le controversie RC AUTO tra danneggiati e compagnie assicurative.
di MR. OLIVIERO
Una vera e propria rivoluzione copernicana per il mondo assicurativo che da anni alimenta in modo massiccio il lavoro dei Giudici di Pace soprattutto del Centro Sud con particolare intensità nei fori campani di Napoli e Caserta. Le cause più dibattute dai Giudici di Pace, tra i procedimenti civili di cognizione (Fonte ISTAT), sono, infatti, quelle relative al risarcimento danni da circolazione. Processi che solitamente contrappongono le compagnie assicurative e i danneggiati che non sono stati liquidati oppure che cercano una maggiore soddisfazione economica.
Come i suoi omologhi, il nuovo Arbitro sarà una figura agile, snella e per questo veloce. Capace di portare sicuri risultati agli utenti garantendo davvero la certezza del diritto. La forza degli arbitri risiede nelle procedure rapide. Capaci di raggiungere un risultato certo in un tempo relativamente ridotto. Senza tutte quelle garanzie, eccezioni, deduzioni, controdeduzioni che un processo civile deve poter sempre garantire alle parti. Ma che per la maggior parte delle vertenze Rc Auto di basso e medio valore non hanno alcuna ragion d’essere.
Chiaramente l’Arbitro non andrà a sostituire la giustizia ordinaria. E non sarà nemmeno uno dei tanti tentativi periodicamente proposti da una politica distratta che, pur non conoscendo le vere dinamiche, ritiene presuntuosamente di poter decongestionare l’amministrazione della giustizia con un tratto di penna. Come è accaduto, ad esempio, con la negoziazione assistita. Introdotta inutilmente dal Decreto Legge n. 132 del 12 settembre 2014 e successivamente convertito nella Legge n. 162 del 10 novembre 2014. In quanto gli operatori del settore già sapevano che così congegnata non avrebbe mai potuto sviluppare i favorevoli effetti prospettati da un legislatore intento ad assecondare i voleri di un esecutivo piuttosto impaziente di portare risultati.
La straordinaria domanda di giustizia presente nel nostro paese, che non ha eguali in Europa e in tutti i paesi occidentali, risiede anche nella spropositata presenza di avvocati regolarmente iscritti all’ordine in base al numero degli abitanti. (E se contiamo anche i praticanti avvocati e sedicenti tali comunque attivi il numero diventa esplosivo). Questo aspetto non può non agevolare l’italica litigiosità, accompagnandola verso le corti di giustizia anche quando non ce ne sarebbe strettamente bisogno. Ma è noto a tutti gli operatori del settore che già solo citare in giudizio una compagnia assicurativa consente di incrementare gli onorari, anche se poi il processo non si celebra. Benefici economici ad appannaggio dei soli patrocinatori ma che il danneggiato non vedrà mai. Esborsi che hanno un costo per le compagnie ma anche per l’intera amministrazione della giustizia. E che ogni anno incidono pesantemente ed inevitabilmente sul costo della polizza RC Auto.
E proprio a questa distorsione del sistema che risponde la figura di estrazione nordica dell’Arbitro. Ogni utente e danneggiato che non si sente tutelato dalla compagnia con la quale ha una vertenza può rivolgersi da solo all’Arbitro Assicurativo per dirimere la controversia, attraverso una composizione bonaria, senza la presenza di alcun patrocinatore. Questo non significa che gli avvocati saranno esautorati. Semplicemente il loro intervento sarà richiesto per cause davvero complesse dove serve la competenza giuridica di un professionista.
In base alle favorevoli esperienze già sperimentate nel settore bancario e finanziario, l’Arbitro Assicurativo potrà eguagliare gli straordinari risultati conseguiti dall’Arbitro Bancario e Finanziario e dall’Arbitro Controversie Finanziarie.
Sotto l’egida della Banca d’Italia, il primo è un sistema di risoluzione alternativa delle controversie che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. Mentre il secondo è un organismo attivo presso la Consob per risolvere le controversie sugli investimenti di investitori e risparmiatori con i relativi intermediari finanziari.