di Leonardo Comegna

Sempre più cara la pensione «fai da te» degli ex addetti all’agricoltura. Lo sottolinea l’Inps nella circolare n. 92/2019, che si occupa anche della contribuzione dovuta dagli ex coltivatori diretti, che devono fare i conti con l’aumento dell’aliquota contributiva decisa dalla riforma Fornero.

Agricoli dipendenti. Nei confronti sia dei soggetti autorizzati alla prosecuzione volontaria dell’assicurazione entro il 30 dicembre 1995, sia dei lavoratori agricoli dipendenti autorizzati dal 31 dicembre 1995, per i quali nell’anno 2006 è stata raggiunta l’aliquota dovuta dalla generalità delle aziende agricole, l’aliquota applicata per il Fpld è pari al 29,10%. La retribuzione minima settimanale su cui calcolare i contributi è quella determinata per la generalità dei dipendenti: 205,20, euro (40% di 513,01, minimo di pensione del 2019). Le retribuzioni medie settimanali sulle quali calcolare il contributo volontario per l’anno in corso sono state incrementate in misura dell’1,1%, in relazione alla variazione verificatasi negli indici Istat dei prezzi al consumo.

Coltivatori diretti. Secondo la legge n. 233/1990 (art. 10) i coltivatori diretti, coloni e mezzadri pagano i contributi volontari secondo quattro classi di reddito medio giornaliero, stabilite ogni anno da un apposito decreto ministeriale. Anche per i lavoratori autonomi dell’agricoltura le classi di reddito sono state rivalutate in base alla variazione degli indici Istat sopra citata. L’aliquota contributiva dovuta al fondo pensioni, in seguito all’aumento stabilito dall’art. 24 comma 23 della legge n.204/2011 (manovra Monti) che prevedeva un progressivo innalzamento sino a raggiungere il 24% nel 2018, è dunque pari al 24%, cui va aggiunta una quota addizionale di 2,01 euro giornalieri. In pratica le classi di contribuzione sono soltanto due (si veda tabella), in quanto le prime due danno come risultato un importo inferiore al minimale (lo stesso di quelle stabilito per i dipendenti): 57,19 euro a settimana settimanali, se autorizzati entro il 31 dicembre 1995 e 67,72 euro settimanali, se l’autorizzazione alla contribuzione volontaria è stata accordata dopo il 31 dicembre 1995.

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