Chi fosse entrato la primavera scorsa nel Renassaince Center di Detroit, il complesso che ospita la direzione di General Motors, costituito da una torre rotonda che è il grattacielo più alto del Michigan, avrebbe visto per prima cosa l’ultima e più ambiziosa creatura, sotto il profilo tecnologico, della casa automobilistica americana. Su una piattaforma campeggiava la Cruise, l’auto elettrica a guida autonoma destinata a essere posta in vendita nella seconda metà del 2019. L’impegno profuso nella Cruise (concepita e prodotta in California) testimonia lo sforzo che sta compiendo General Motors nell’accelerare la propria trasformazione verso la nuova industria della mobilità, destinata a sostituire l’automotive così come l’abbiamo concepito nel secolo scorso.
Polizze vita e previdenza complementare fuori dal tetto per i rimborsi per le crisi bancarie. Una soluzione di mediazione sulla norma Salva-Roma e l’ampliamento della platea di quanti potranno accedere ai rimborsi per le crisi bancarie degli ultimi anni. Sono due degli emendamenti al dl Crescita, presentati dai relatori Giulio Cen-temero (Lega) e Raphael Raduzzi. La soluzione per il debito della Capitale prevede il passaggio allo Stato gli oneri del pagamento dei primi bond City of Rome da 1,4 miliardi (che per essere ripagato chiede però 3,6 miliardi). A sua volta il Campidoglio si impegnerà a ottenere l’adesione dei possessori delle obbligazioni all’accollo da parte dello stato. Lo schema prevede inoltre l’istituzione di un fondo da 74,8 milioni l’anno dal 2020 al 2048 dove far confluire gli eventuali minori esborsi per rinegoziazione dei mutui da parte dell’attuale Commissario al debito di Roma, che serviranno per i debiti delle città metropolitane.
Crédit Agricole vuole conquistare un milione di nuovi clienti entro il 2022. Oggi ne conta 51 milioni. Il gruppo francese accelera il proprio sviluppo in tutti i settori e nei pagamenti secondo il nuovo piano strategico appena presentato che si inserisce, in continuità, nel solco del precedente. «Siamo alla fine di un piano, ma non alla fine di un ciclo», ha detto a Le Figaro, il direttore generale di Crédit Agricole Sa (19,73 mld di fatturato nel 2018; 4,4 mld di utile netto), la struttura quotata in borsa della Banque verte, Philippe Brassac. Primo assicuratore in Francia, la banca vuole continuare a guadagnare quote di mercato anche in questo segmento. L’obiettivo è vendere più assicurazioni danni (auto, abitazioni) ai propri clienti francesi e lo proporrà anche alle imprese. Gli agricoltori e le pmi sono il cuore del proprio sviluppo.
- Auto, crolla la produzione – 17% nell’anno
Dopo i due rimbalzi, perfino inattesi, di gennaio e febbraio, e dopo il dato negativo di marzo, ieri l’Istat ha certificato che anche in aprile l’attività dell’industria ha segnato il passo: meno 0,7% rispetto al mese precedente, meno 1,5% anno su anno. Da settembre ad aprile, sei mesi su otto in rosso. Troppo pochi per immaginare un’inversione di marcia, con un punto di svolta che resta ancora incerto. Assodato che il secondo trimestre è cominciato male, le previsioni collocano nel terzo quarto del 2019 le ipotesi di ripresa, pur se moderata.
- Generali lancia il recupero delle Procuratie Vecchie
Un intervento su 12.400 metri quadrati di superficie lorda, pari all’85% dell’edificio che racchiude la parte nord di Piazza San Marco, con 43 arcate su 50 per un’estensione di 152 metri. Sono alcune delle cifre più significative del progetto di recupero delle Procuratie Vecchie di Venezia. Il progetto, elaborato dall’architetto britannico David Chipperfield, è stato presentato ieri a Venezia da Philippe Donnet, ad di Assicurazioni Generali (nella foto), proprietarie del complesso. L’intervento prevede la valorizzazione del terzo piano con spazi espositivi aperti al pubblico e collegati alla Fondazione The Human Safety Net, spazi di lavoro e un Auditorium. Il progetto ha avuto il via libera del Comune per la fase operativa dopo la presentazione alla Soprintendenza archeologica. «Per la prima volta questo luogo, strettamente legato alla storia delle Generali, che ne condivide il Leone marciano, dopo 500 anni sarà aperto al pubblico attraverso la nostra iniziativa The Human Safety Net, che avrà sede proprio lì», ha spiegato Donnet.
- Sanità, sprechi per 21 miliardi e la minaccia di nuovi tagli
Per poter garantire cure pubbliche efficienti, appropriate e innovative, in linea con gli standard dei paesi G7, al 2025 la spesa per il servizio sanitario nazionale dovrebbe attestarsi sui 230 miliardi, ben al di sopra dei 154,9 miliardi su cui il paese viaggia oggi. Un traguardo che appare oggi lontanissimo, tanto più dopo l’ultima battuta d’arresto sul nuovo Patto per la salute: le Regioni hanno abbandonato il tavolo davanti al rischio di perdere gli aumenti del Fondo sanitario nazionale – 8,5 miliardi di euro in un triennio – promessi dalla legge di Bilancio. «Il nostro Ssn non si tocca. Sono pronta a fare barricate», ha detto anche ieri la ministra della Salute Giulia Grillo. Ma il Mef torna a vincolare le risorse in più per la sanità agli obiettivi di finanza pubblica e alle variazioni del quadro macroeconomico, e per l’ennesima volta la sostenibilità del Ssn – nel tradizionale braccio di ferro tra Salute ed Economia – traballa.
- Invasione di cavallette su 2mila ettari a Nuoro
Sono circa 2mila gli ettari di terreno colpiti dall’invasione di cavallette nelle campagne del nuorese. L’epicentro si trova nei territori comunali di Ottana, Bolotana, Orani e Orotelli, ma la riproduzione dell’insetto, che si sta propagando con danni importanti alle colture, durerà almeno fino ad agosto. In ginocchio le aziende agricole e zootecniche del territorio. Coldiretti, in campo per supportare gli allevatori, chiede l’intervento della regione, spiegando che sono «compromessi tutti i pascoli e le provviste di foraggio per l’autunno». «Noi ci stiamo muovendo – ha detto Leonardo Salis, presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra – ma le uniche soluzioni sono intervenire presso la Regione, la Provincia e i Comuni per avviare la prevenzione per il prossimo anno e per ottenere quanto prima gli indennizzi». In ogni caso, «l’invasione andrà avanti fino ad agosto quando le cavallette moriranno, ma non si prevede un fenomeno su larga scala come è successo in Sardegna negli anni del dopoguerra», ha spiegato il professor Ignazio Floris, entomologo della facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, provando a tranquillizzare i cittadini ma soprattutto gli agricoltori e allevatori di quattro comuni del Nuorese colpiti dall’ennesima emergenza.
- Generali, via al recupero Procuratie Vecchie Venezia