Anche nel I trimestre 2019 la principale forma di intermediazione in termini di market share per i rami danni si conferma essere il canale agenziale (73,9%), in diminuzione rispetto a quanto rilevato alla fine del I trimestre del 2018 (75,2%).
In particolare i rami nei quali il canale agenziale risulta più sviluppato sono R.C. Veicoli marittimi (94,3%), R.C. Auto (84,6%), Altri danni ai beni (82,8%), R.C. Generale (81,7%) e Cauzione (80,1%) Volumi di business molto ridotti per gli agenti si riscontrano invece nei rami Corpi veicoli aerei (5,6%), R.C. Aeromobili (9,2%) e Corpi veicoli marittimi (13,5%) nei quali è molto forte la presenza dei broker con quote di mercato rispettivamente pari a 86,2%, 87,2% e 86,5%.
Sono proprio i broker a rappresentare il secondo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari all’8,7%. Oltre a quelli già menzionati, i rami in cui l’intermediazione dei broker è molto rilevante sono il ramo Cauzione (15,3%), i rami Malattia e Corpi veicoli ferroviari (rispettivamente 19,5% e 22,0%), il Credito (23,2%) e le Merci trasportate con una quota superiore al 40%. Va evidenziato, comunque, che la quota di mercato dei broker è sottostimata, in quanto non considera una parte importante di premi (stimata per il totale danni, nel 2017, in 21,7 punti percentuali) che tali intermediari raccolgono ma che presentano alle agenzie e non direttamente alle imprese. Assumendo che questa incidenza sia applicabile anche per il primo trimestre 2019, la quota degli agenti per il totale settore danni scenderebbe a 52,2% mentre quella dei broker salirebbe a 30,4%.
Gli sportelli bancari con una quota di mercato del 7,7% (6,4% nel primo trimestre 2018), sono stati maggiormente coinvolti nella commercializzazione dei premi nei rami Credito (23,0%) e Perdite pecuniarie (53,1%). Rivestono tuttavia un ruolo importante (e in crescita) anche nei rami Malattia (15,5%), Infortuni (14,3%), Tutela legale (11,4%) ed Incendio (11,1%).
La vendita diretta nel suo complesso (Direzione, Vendita telefonica e Internet) a fine marzo 2019 registra un’incidenza del 9,4% (era 9,3% la quota rilevata alla fine di marzo 2018). Facendo riferimento alle singole modalità di distribuzione della vendita diretta, risulta che alla fine del primo trimestre 2019, le agenzie in economia pesavano per il 4,9% (4,7% nello stesso periodo del 2018), mentre per il 3,5% il canale internet (come nel 2018); la quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori online risulta stabile e pari all’1,5%; in particolare nel settore Auto tale quota è pari al 2,8% mentre più bassa e pari allo 0,3% è quella relativa agli altri rami danni. In particolare, i rami in cui, anche se marginalmente, si fa ricorso da parte degli assicurati all’utilizzo di preventivatori online sono l’Assistenza (2,0%), la Tutelea legale (1,6%), gli Infortuni (0,5%) e le Perdite pecuniarie (0,2%).
Fonte: ANIA