Sono molto ingenti i danni che sta provocando al comparto agro pastorale del centro Sardegna l’invasione di cavallette che si sta verificando in un territorio di circa duemila ettari nei comuni di Ottana, Orani, Benetutti e Orotelli, in provincia di Nuoro. Le cavallette hanno trasformato i pascoli in un immenso tappeto nero e stanno divorando le foraggiere e i pascoli bradi, necessari per l’alimentazione del bestiame. La Coldiretti della provincia di Nuoro ha subito lanciato il grido d’allarme.
«Occorrono interventi urgenti», ha dichiarato il responsabile provinciale dell’associazione di categoria agricola, Bernardo Salis, «perché col passare dei giorni le cavallette stanno divorando tutti i pascoli». Proprio ieri la neo assessora all’agricoltura della regione Sardegna, Gabriella Murgia, ha affermato di «aver già incaricato gli enti regionali addetti alla disinfestazione di svolgere tutti gli accertamenti necessari». Ma sarebbe troppo tardi: occorreva infatti procedere prima con la disinfestazione onde evitare il moltiplicarsi delle cavallette. Intanto, nelle regioni del nord, dal Piemonte al Veneto e al Friuli, dalla Lombardia all’Emilia, si stanno verificando attacchi di cimice asiatica: la cimice riesce a depositare fino a 400 uova all’anno, mentre le zanzare arrivano a 300 uova ogni due mesi. La dinamica è amplificata dal caldo. E questo rende la disinfestazione un servizio di base ormai ineludibile nelle comunità. Tanto che, stima Uecoop, contro cavallette e insetti oggi sono all’opera oltre 4 mila imprese italiane (+282% negli ultimi dieci anni).
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