Ivass: in un anno e mezzo restituiti 3,5 miliardi da contratti dormienti
Pronto nuovo regolamento sulla governance
Nell’ultimo anno e mezzo le compagnie assicurative hanno risvegliato circa 190 mila polizze, restituendo più di 3,5 miliardi di euro. Restano dormienti ancora 900 mila polizze, sulle quali sono in corso accertamenti. Intanto si registrano cali del premio Rc auto, anche grazie alla maggiore diffusione della scatola nera che ha impresso una svolta decisiva alla lotta alle frodi. Concetti sviluppati nel corso della relazione annuale dell’Ivass, l’istituto di vigilanza, dal presidente Salvatore Rossi.
«Confidiamo molto che il fenomeno delle polizze dormienti venga prevenuto, non solo curato», ha detto Rossi. «Stiamo discutendo con le compagnie, loro devono essere più attive. Da parte nostra c’è la consapevolezza di questo fenomeno e c’è uno sforzo attivo». Una delle idee sui cui si sta ragionando è permettere alle compagnie di accedere all’anagrafe tributaria.
Sul fronte Rc auto, «un importante traguardo è stato raggiunto sui costi», ha sottolineato il numero uno dell’Ivass. «Nel quinquennio 2013-2017 il premio medio è sceso di quasi un quarto, oltre 100 euro». Sono molto diminuite anche le disparità di prezzo sul territorio: per esempio, il differenziale Napoli-Aosta è più che dimezzato, dagli oltre 400 euro del 2012 a meno di 200 lo scorso anno. Intanto le polizze con scatola nera sono passate dal 10% a oltre il 20% del totale, con punte nelle aree meridionali del 60%, portando il mercato italiano in testa alle classifiche mondiali di diffusione. La scatola nera, ha sottolineato Rossi, è stata «la chiave di volta nella lotta alle frodi».
Nel 2017 le compagnie assicurative hanno raccolto premi per 132 miliardi di euro, con una flessione del 2,5% rispetto all’anno precedente. Colpa del ramo vita. Si tratta di quasi 3,5 miliardi di minori ricavi. La minore attrattività delle polizze vita si spiega con i bassi rendimenti. I premi raccolti in questo comparto sono ammontati a 63 miliardi, 10 in meno rispetto al 2016. La perdita è stata limitata dalla contestuale crescita delle polizze unit linked. In crescita dell’1,1% il settore danni, che ha interrotto il ciclo regressivo iniziato nel 2012.
La raccolta fa invece registrare un’inversione di tendenza nel primo trimestre 2018, con una crescita del 2,1%. Gli utili complessivi delle compagnie hanno raggiunto quasi 6 miliardi di euro, con un roe di circa il 9%. Agli utili ha contribuito per circa il 60% (3,5 mld) il settore vita e per la restante parte (2,5 mld) il settore danni, di cui 700 milioni dall’Rc auto.
Intanto l’Ivass varerà a breve il nuovo regolamento in materia di governance delle compagnie, che ha tra gli obiettivi quello di «accrescere l’efficacia dei cda mediante competenze diversificate, indipendenza di giudizio, incentivi orientati alla performance di medio-lungo termine». L’autorità sta lavorando con l’Antitrust, ha aggiunto Rossi, «per risolvere il problema delle polizze decorrelate, vendute da intermediari finanziari a destinatari di prestiti personali, ma senza alcuna connessione con il finanziamento e spesso senza che gli acquirenti se ne rendano conto». Entro un anno sarà poi istituito l’Arbitro assicurativo, al pari di quanto già fatto da Bankitalia e Consob.
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