di Mauro Romano
A detta della Consob potrebbe essere arrivato il tempo di ripensare in senso unitario un Testo Unico della Finanza con banche e assicurazioni. Dopo vent’anni «è il caso di sedersi e di pensare di riscrivere il Testo Unico della Finanza, che oggi anche graficamente è scarsamente leggibile», ha spiegato ieri in audizione parlamentare il commissario Consob Carmine Di Noia, intervenuto sullo schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva Mifid II. Per il commissario il tema di un Testo unico dei testi unici potrebbe anche essere posto in chiave europea. Si rileva infatti uno «scarso coordinamento» tra norme approvate in fasi successive. Quanto al tema proprio dell’audizione, come già sottolineato nei giorni scorsi in Senato, l’autorità di vigilanza sui mercati ritiene il decreto sulla Mifid «largamente condivisibile». Esorta comunque la conferma dell’allocazione dei poteri di product intervention tra l’authority e Bankitalia e l’estensione dell’applicabilità a tutti i prodotti d’investimento assicurativo delle regole che valgono per i prodotti finanziario-assicurativi. (riproduzione riservata)
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