di Claudia Cervini
La partita non è andata in archivio, ma un accordo per l’acquisizione da parte di Bper Banca delle quote che le banche venete detengono in Arca Fondi Sgr sembra comunque prossimo. Ieri, secondo fonti contattate da MF-DowJones, l’istituto presieduto da Luigi Odorici e guidato dall’ad Alessandro Vandelli ha tenuto un comitato esecutivo che ha trattato di temi ordinari, mentre un cda ad hoc sul dossier riguardante la società attiva nel risparmio gestito è previsto per martedì 13 giugno. L’obiettivo è rilevare, insieme alla Popolare di Sondrio , il 40% attualmente detenuto dalla Popolare di Vicenza e da Veneto Banca. I due istituti del Nord Est hanno necessità di liquidare al più presto le partecipazioni per irrobustire la dotazione patrimoniale e dare un segnale forte alle autorità europee. Non è detto tuttavia che il 13 sarà messa la parola fine alla vicenda Arca: benché pare che un accordo sia vicino, come spesso accade in questi casi, il principale scoglio sembra quello del prezzo. Inizialmente per la sgr si era ipotizzato una cessione tout court, passando magari attraverso un fondo internazionale di private equity. Alla fine però ha prevalso la soluzione italiana e i due soci di riferimento della sgr si sono fatti avanti per assumere il controllo. Proprio l’accordo tra Sondrio e Modena è stato l’aspetto più delicato della trattativa, ma sembra che ormai gli ostacoli siano stati superati e che il deal sia imminente. A fine 2015, in un tentativo da parte di Anima sgr di aggiudicarsi Arca, operazione che poi non andò in porto, la valutazione dell’asset era tra 700 e 800 milioni di euro.
Come detto il fronte delle cessioni è caldo e non si esaurisce con Arca. Sta entrando nel vivo anche la partita per la cessione di Bim. Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni Suisse Sa, controllata svizzera della private bank che fa capo a Veneto Banca, potrebbe passare entro un mese sotto le insegne di Banca Zarattini. A quest’ultima, l’istituto guidato da Cristiano Carrus ha concesso un periodo di esclusiva di 30 giorni per definire le condizioni del passaggio di consegne. Banca Zarattini, tra i principali operatori specializzati negli investimenti alternativi sulla piazza finanziaria di Lugano, starebbe puntando su Bim Suisse per rafforzarsi non soltanto in Svizzera ma al tempo stesso anche in Italia, dove cerca un accordo che le consenta di sviluppare sinergie nel private banking anche con l’attuale capogruppo. (riproduzione riservata)
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