Lo spettro del Dieselgate torna a far capolino in casa Volkswagen . Ieri il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt ha spiegato a spiegato a Berlino che Audi (controllata al 100% da Volkswagen ) ha utilizzato un software illegale sulle emissioni per il quale la controllata del colosso di Wolfbsurg dovrà richiamare 24mila auto. Le anomalie riguardano sui modelli A8 e A7 con motori diesel V6 e V8, ha affermato il ministro costruiti tra il 2009 e il 2013. Dobrindt ha spiegato di averne discusso con Matthias Mueller, numero uno di Volkswagen , la casa-madre di Audi.
Sempre ieri intanto è emerso che i colossi tedeschi dell’auto Daimler e Volkswagen annunciano un piano comune per assicurarsi una quota del mercato cinese delle auto elettriche. L’annuncio è coinciso con la visita a Berlino del premier cinese, Li Keqiang. Lo sviluppo dell’auto elettrica in Cina è legato alle misure che Pechino intende prendere per rispettare gli accordi sul clima di Parigi.
La Cina in particolare una forte produttrice di energia elettrica dal carbone ed e’ attualmente uno dei Paesi più inquinati al mondo.
L’obiettivo di Pechino è quello di incrementare le infrastrutture per la produzione di energia verde e la Cina sta avviando un piano per incrementare la presenza di auto elettriche sulle sue strade.
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