Il Consiglio Direttivo ed il Coordinamento del Gruppo Agenti di ANAPA Rete ImpresAgenzia, riunitisi a Bologna lo scorso 5 giugno, hanno espresso “piena soddisfazione sull’attività svolta dall’associazione per l’impegno istituzionale compiuto a difesa dell’intera categoria degli agenti professionisti e che ha riguardato nello specifico tra le ultime attività di rilevanza: l’esposto all’Antitrust contro PRIMA. IT, la partecipazione alle consultazioni per il DDL concorrenza, gli incontri al Mise e IVASS per il recepimento della IDD, l’attività europea tramite il Bipar”, si legge in una nota.
Il Consiglio, inoltre, ha preso atto e accettato le dimissioni del Vice Presidente Enzo Sivori e degli altri due componenti del gruppo AAU.
Contestualmente ha approvato il bilancio dell’associazione che evidenzia una crescita sia dal punto di vista finanziario sia della rappresentatività, visto il maggior numero di gruppi agenti aderenti e l’aumento degli iscritti, che raccolgono circa il 70% dei premi del mercato intermediati dagli agenti professionisti.
Inoltre condivide e apprezza la trattativa condotta dalla Commissione rinnovo CCNL e la fermezza espressa nei confronti delle OO.SS. in occasione della riunione del 26 maggio u.s., che ha portato all’interruzione di ogni trattativa del rinnovo CCNL, a causa del tentativo di alcune sigle sindacali di stravolgere e rinegoziare la trattativa portata avanti con determinazione.
“Sono orgoglioso dei risultati raggiunti dalla nostra associazione sia in termini di risorse finanziarie, con un bilancio sostenibile e in crescita, sia per il progressivo numero di iscritti e adesione dei diversi gruppi agenti, nonostante il reiterato tentativo di denigrare l’operato della nostra associazione, diffondendo anche notizie false e tendenziose. In meno di quattro anni abbiamo ottenuto risonanza e credibilità e sediamo ormai a tutti i più importanti tavoli istituzionali a difesa della categoria degli agenti professionisti” ha dichiarato Vincenzo Cirasola, presidente di ANAPA Rete ImpresAgenzia.
“Rincresce constatare che ancora oggi le OO.SS. dei dipendenti non abbiano capito la difficile situazione di crisi, a volte irreversibile, nella quale si trovano ad operare i nostri associati e invece di avere una visione lungimirante e prospettica che salvaguardi il livello occupazionale degli impiegati nel settore, si sono arroccati su posizioni obsolete, che non fanno bene a nessuna delle controparti” conclude Cirasola.