I premi del lavoro diretto italiano nel ramo infortuni, raccolti nel 2015 dalle 71 imprese
nazionali e rappresentanze di imprese estere con sede legale in uno stato extra SEE che hanno esercitato il ramo, sono stati pari a 2.963 milioni di euro, con un
decremento dello 0,4% rispetto al 2014.
Il peso dei premi del ramo infortuni sul totale dei rami danni è del 9,3%, valore
sostanzialmente analogo al 9,1% del 2014.
I costi di gestione
L’incidenza delle provvigioni di acquisizione e di incasso sui premi, pari al 24,2%, è stabile nel quinquennio considerato. Risultano invece in aumento di 1 punto percentuale, nello stesso periodo le incidenze delle altre spese di acquisizione e di amministrazione,
entrambe pari al 5% circa. Nel complesso, l’expense ratio risulta pari al 35% circa, in aumento di circa 2 punti percentuali nel quinquennio (33,0% nel 2010, 34,9% nel 2015) e di mezzo punto percentuale nel 2015.
La composizione interna delle spese di gestione è caratterizzata da un sensibile calo nell’anno della quota delle provvigioni per oltre 1 punto percentuale (69,3% nel 2015, rispetto a 71,4% del 2014); riduzione controbilanciata dalle altre spese di acquisizione e di amministrazione, entrambe in aumento nell’anno di circa 1 punto percentuale (dal 13,5% al 14,6% le prime e dal 15,2% al 16,1% le seconde).
Andamento dei sinistri
Nel 2015 sono stati denunciati in Italia 338.583 sinistri con seguito (accaduti nello stesso anno), in riduzione sensibile, del 18,3%, rispetto all’anno precedente. Tra il 2010 e il 2015, il numero dei sinistri denunciati con seguito si è continuamente e sensibilmente ridotto (40,2%).
Per quanto concerne i sinistri denunciati nel 2015, indipendentemente dall’esercizio di
accadimento, non sussistono sostanziali differenze con il numero di quelli accaduti e denunciati nel medesimo esercizio.
La velocità di liquidazione dei sinistri
Numero dei sinistri pagati. La velocità di liquidazione del numero dei sinistri ammonta a 40% circa per la generazione di sinistri del 2015 (ossia sinistri liquidati nel medesimo anno di generazione), mentre la generazione più completa riportata (2010) liquida entro il quinto anno successivo oltre il 99% dei sinistri.
Importi pagati. Per quanto riguarda la velocità di liquidazione degli importi dei sinistri, per la generazione 2015, entro l’anno di accadimento è risultato pagato un quarto (il
25% circa) del relativo importo entro l’anno di accadimento, mentre la generazione più completa riportata (2010) liquida entro il quinto anno successivo oltre il 98% dei sinistri. Se si guarda invece la velocità di liquidazione entro un anno successivo a quello di generazione, oltre due terzi (circa il 69%) degli importi per i sinistri accaduti nel 2014 risultano liquidati alla fine del 2015.
Il costo medio dei sinistri
Sinistri denunciati nell’anno di accadimento. Il costo medio dei sinistri risarciti nello stesso anno di accadimento è stato pari a 3.413 euro per il 2015 (2.272 euro per la generazione 2014). L’ammontare medio stanziato a riserva, in previsione di esborsi futuri, è stato
pari a 4.843 euro per la generazione sinistri del 2015, in aumento rispetto al 2014 (4.028 euro). Il costo medio complessivo (per il totale dei sinistri pagati e iscritti a riserva) ammonta a 3.902 euro per la generazione 2015, in aumento rispetto al 2014.
Sinistri denunciati nell’esercizio.
Considerando le denunce pervenute nell’esercizio 2015 (per qualsiasi anno di accadimento), si osserva un trend di aumento dell’ammontare in termini nominali
dei valori medi dei risarcimenti e del riservato nell’arco temporale 2010-2015: il costo medio complessivo del 2015 ammonta a 3.903 euro (+10,9% rispetto a 5 anni prima).
Il risultato del conto tecnico
Il risultato per il 2015 del conto tecnico al netto della riassicurazione registra un utile, pari a 625 milioni di euro, con un’incidenza del 21,2% sui premi di competenza. L’utile è pressoché invariato rispetto al 2014.
La maggior variazione interna al conto tecnico, di segno positivo, riguarda la diminuzione del 5,5% dell’onere per sinistri (1.222 milioni nel 2015); sono stabili le spese di gestione (1.035 milioni nel 2015; +0,9%).
Fonte: IVASS