di Manuel Costa
Ottenute le necessarie autorizzazioni regolamentari e soddisfatte le condizioni sospensive per la realizzazione dell’acquisizione, Amundi è pronta a chiudere la partita per Pioneer Investments. L’acquisizione per un corrispettivo di 3,545 miliardi di euro, che consentirà al venditore Unicredit di incamerare una plusvalenza di 2,2 miliardi e un beneficio sul Cet1 di 78 punti base, sarà finalizzata il 3 luglio, in linea con le aspettative e con il closing Giordano Lombardo, ceo e group cio di Pioneer, lascerà il gruppo.
L’operazione prevede 150 milioni di sinergie di costi e 30 milioni di sinergie in termini di ricavi, al termine di un processo di integrazione che sarà sviluppato nel corso dei prossimi due anni. «L’acquisizione di Pioneer è una tappa importante nell’attuazione della strategia di Amundi», ha commentato l’ad,Yves Perrier che prende in mano le redine dell’intero gruppo come ceo e presidente del comitato esecutivo. «Permette da un lato di consolidare la nostra posizione di leader europeo e, d’altra parte, di rafforzare l’offerta di prodotti e servizi rivolta ai nostri clienti. Il top management e i responsabili chiave sono stati identificati. Amundi è quindi pronta a fare dell’integrazione di Pioneer un acceleratore del proprio sviluppo, a vantaggio dei propri clienti, dipendenti e azionisti».
La nuova struttura organizzativa sarà basata su cinque pilastri. Cuore del gruppo saranno anzitutto la divisione dedicata ai clienti retail e quella per i clienti istituzionali e corporate. La prima, che serve oggi più di 100 milioni di clienti individuali nel mondo e rappresenta oltre 450 miliardi di euro di masse gestite, offrirà soluzioni di risparmio adatte alle esigenze della clientela individuale e sarà diretta da Fathi Jerfel, coadiuvato da Cinzia Tagliabue. La seconda, che ha più di 860 miliardi di masse in gestione, svilupperà soluzioni di investimento adatte ai vari segmenti serviti (aziende, compagnie di assicurazione, investitori istituzionali, banche centrali e fondi sovrani) e sarà affidata a Dominique Carrel-Billiard, coadiuvato da Laurent Bertiau.
Il secondo pilastro è rappresentato dalle piattaforme di gestione, che forniscono l’intera gamma di soluzioni di investimento sviluppate per i vari segmenti di clientela. Il contributo di Pioneer Investments arricchisce l’universo delle asset class coperte e potenzia l’offerta di Amundi. Le piattaforme di gestione saranno dirette da Pascal Blanqué, cio del gruppo, coadiuvato dal deputy cio, Vincent Mortier,
Il terzo punto qualificante dell’organizzazione sarà la divisione Operations, Services and Technology, che comprende principalmente le funzioni di IT, Middle Office, Client Servicing, Trading e Amundi Services. La responsabilità della divisione sarà affidata a Guillaume Lesage, coadiuvato da David Harte.
Il quarto pilastro è costituito dalla divisione Business Monitoring and Control, che riunisce principalmente le funzioni di Risorse umane, Comunicazione, Risk Management, Audit, Legal e Compliance, la cui responsabilità dsarà affidata a Bernard de Wit, il quale sarà inoltre responsabile della gestione del progetto di integrazione tra Amundi e Pioneer Investments.
Infine la divisione Finance and Strategy che sarà posta sotto la responsabilità di Nicolas Calcoen, coadiuvato da Domenico Aiello.
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