di Anna Messia
La rivoluzione tecnologica delle Generali parte dalla Germania. Ieri a Monaco il gruppo assicurativo italiano ha annunciato il lancio di Generali Vitality, che sarà disponibile per i clienti tedeschi dal 1° luglio. Non si tratta di un semplice prodotto ma di un programma che punta a reinventare l’assicurazione, che «non dovrà più solo proteggere e risarcire gli assicurati in caso di sinistro, ma anche affiancare il cliente per ridurre il rischio che il sinistro si verifichi, incentivando comportamenti virtuosi», ha spiegato il ceo di Generali Deutschland Giovanni Liverani. Generali Vitality sarà offerto in particolare ai clienti che sottoscriveranno una copertura term life, corrispondente in Italia della temporanea caso morte o del tipo invalidità professionale. Ma il gruppo sta già studiando l’estensione alle polizze salute (in attesa però della riforma del sistema sanitario tedesco, prevista per settembre) e la diffusione in altri mercati; in quello francese nella prima parte del 2017 e subito dopo quello austriaco, mentre non ci sono ancora date per lo sbarco in Italia. Del resto la novità è dirompente e bisognerà verificare la risposta del mercato, tanto che in Generali hanno scelto di non comunicare al mercato previsioni sulle vendite.
Con l’adozione del programma Vitality i clienti saranno incentivati a scelte salutari, come fare attività fisica, non fumare e mangiare correttamente, grazie anche a convenzioni con palestre e farmacie; in cambio si otterranno sconti sul premio della polizza che potranno arrivare al massimo all’11% per term life e al 16% per l’invalidità professionale. «Ma il modello sarà adattato ai diversi Paesi in cui lanceremo il programma», spiega Liverani. «Per esempio, in Germania abbiamo scelto inizialmente di rivolgere l’offerta ai singoli individuai, mentre in Francia stipuleremo accordi con le imprese, che poi offriranno il programma ai propri dipendenti».
La novità promette effettivamente di essere dirompente nel mercato assicurativo, specie se sarà replicato il successo che Discovery, società sudafricana partner di Generali in questa iniziativa, ha già registrato in altri mercati, dalla Gran Bretagna, agli Stati Uniti fino all’Australia, raggiungendo un totale di 3,6 milioni di membri. «Generali Vitality è un altro esempio della nostra strategia, che mira a creare soluzioni semplici e intelligenti, totalmente digitalizzate», ha dichiarato in una nota il group ceo Philippe Donnet. La volontà delle Generali è quindi di fare da apripista a un’evoluzione del mercato assicurativo cui tutte le compagnie stanno guardando, con l’obiettivo di utilizzare le nuove tecnologia (dagli iPhone agli iWatch) per guidare gli assicurati verso uno stile di vita sano o magari, nel caso delle polizze Rc Auto che prevedono dispositivi satellitari, verso uno stile di guida prudente. «Siamo i primi a lanciare in Europa un’iniziativa di questo genere», ha aggiunto Liverani, che nel suo curriculum professionale vanta anche il successo dell’avvio di Genertel, la compagnia diretta del gruppo avviata nel 1994 e che negli anni è diventata leader di mercato.
La scelta di partire con la Germania è motivata dalla volontà di debuttare in un mercato importante, ma in cui il gruppo non ha ancora la leadership assoluta, come l’Italia. Generali Deutschland, con 17 miliardi di euro di premi, è la seconda compagnia del Paese, dietro Allianz , e rappresenta il primo mercato estero del gruppo. «Vogliamo crescere in Germania in maniera profittevole e contribuire a far sì che il gruppo diventi leader nel settore Retail in Europa», ha sottolineato Liverani, ricordando il programma annunciato a maggio scorso a Londra nell’ambito del piano industriale 2016-2018, dal precedente ceo Mario Greco, che prevedeva anche 5 miliardi di dividendi cumulati entro il 2018. Obiettivi confermati da Donnet, nonostante il mercato assicurativo si sia fatto in questi mesi più complicato, e che per essere raggiunti hanno bisogno di una spinta alla crescita da parte di tutto il gruppo.
In Germania Liverani nell’ultimo anno ha avviato una profonda riorganizzazione volta a ridurre i costi e rendere più efficienti le strutture, anche per affrontare meglio la difficile situazione dei bassi tassi d’interesse (in Germania addirittura negativi) che complicano il mercato assicurativo Vita. «Abbiamo ridotto i costi eliminando la holding di Colonia e abbiamo raggiunto l’accordo con i sindacati sul piano da 1.200 esuberi», ha spiegato Liverani. L’obiettivo, visti i 5 miliardi promessi al mercato, è ovviamente anche aumentare il dividendo riconosciuto alla capogruppo, pari l’anno scorso a 300 milioni.
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