di Stefano Manzelli

Non sono ancora omologati gli strumenti per accertare automaticamente la mancata copertura assicurativa e la revisione dei veicoli in transito. Per attivare questo tipo di controlli serve dunque la presenza dell’agente che potrà fermare i mezzi o documentare le cause previste dal codice di mancata contestazione immediata. Lo ha chiarito il ministero dei trasporti con il parere n. 3311 del 3 giugno 2016. La possibilità di sanzionare in modalità completamente automatica, senza la presenza dei vigili, la mancata revisione periodica e la mancanza della copertura assicurativa dei veicoli deriva da una serie di recenti modifiche introdotte nel codice della strada, in ultimo con l’art. 1/597 della legge 208/2015. Ma per essere veramente operativi servono dispositivi omologati, specifica il ministero, che non esistono ancora sul mercato. Dunque a parere dell’organo tecnico centrale al momento non si possono attivare controlli automatici della mancata revisione periodica e neppure della mancata copertura assicurativa perché gli strumenti elettronici non sono disponibili. E non è neanche possibile fare partire degli inviti automatici per fornire informazioni agli organi di polizia stradale ai sensi dell’art. 180 del codice della strada, prosegue la nota. Sarà dunque opportuno utilizzare eventuali dispositivi già funzionanti sulle strade, come per esempio i varchi di lettura targhe, solo con la presenza costante dell’agente in divisa che potrà notificare immediatamente l’infrazione o documentare adeguatamente la causa di mancata contestazione immediata. Per esempio, perché l’operatore era impegnato in altro controllo o lo strumento elettronico ha dato un riscontro tecnico leggermente differenziato nel tempo impedendo il fermo immediato del trasgressore. In pratica la burocrazia ha azzerato la novella e per attivare controlli in automatico ci vorranno anni e risorse. Attenzione infine alle disposizioni del codice privacy. La disciplina elaborata dal garante impone l’obbligo di rendere comunque noto agli utenti l’impiego dei dispositivi elettronici di controllo del traffico veicolare, conclude il parere centrale.
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