di Anna Messia
Axa si prepara a gestire la fase storica dei bassi tassi d’interesse e mette a punto gli obiettivi del piano industriale 2016-2020 presentato ieri dal vice-ceo Thomas Buberl, destinato a prendere le redini del gruppo da settembre. Il colosso assicurativo francese ha ridotto le previsioni di crescita dell’utile per i prossimi anni rispetto al vecchio piano, ma l’intenzione è continuare a crescere a ritmo sostenuto focalizzandosi sullo sviluppo sostenibile da una parte e sulla trasformazione del modello di business dall’altra, con Axa che «da pagatore di sinistri punta a diventare partner dei clienti», hanno spiegato da Parigi, «sfruttando le potenzialità del digitale e sviluppando aree di prevenzione e cura».
Mentre per quanto riguarda più in particolare gli obiettivi finanziari Axa punta a un incremento dell’utile per azione tra il 3 e il 7% l’anno tra il 2016 e il 2020, rispetto al target del 5-10% contenuto nel piano strategico relativo agli ultimi cinque anni. Con il return on equity che dovrebbe attestarsi tra il 12 e il 14%, contro il 13-15% del precedente piano, e 28-32 miliardi di cash flow disponbile cumulativo e con un SolvencyII tra il 170 e il 230%. Axa prevede di espandere l’attività in aree come l’assicurazione Danni per le imprese, i prodotti di risparmio con bassi requisiti di capitale e in Asia, ha spiegato Buberl, aggiungendo che «queste iniziative posizioneranno il gruppo in una situazione di crescita degli utili e di incremento dei dividendi, anche in un contesto perdurante di bassi tassi».
Il piano non trascura il taglio dei costi, che dovranno raggiungere 2,1 miliardi a fine piano, ma allo stesso tempo è stato messo a budget 1 miliardo per acquisizioni sia nei mercati emergenti sia in quelli maturi. L’Italia, con riserve tecniche di 32 miliardi e 8,5 miliardi di raccolta premi, nella nuova organizzazione del gruppo è uscita dall’area Mediterraneo ed è stata inserita tra i grandi mercati maturi. «È un business molto interessante per noi, sia per Axa One Italy, specializzata nel Danni sia per l’alleanza Vita con il Monte dei Paschi di Siena, che manterremo e svilupperemo», ha detto Buberl riferendosi all’Italia mentre per quanto riguarda l’assicurazione diretta Quixa «bisogna studiare sinergie tra il canale fisico e quello digitale, come nel resto del gruppo». In Italia si attende anche il riassetto del vertice, dopo il recente passaggio dell’ad Frederic de Courtoris a Generali , e le attese sono di una nomina interna. (riproduzione riservata)
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