Aumentano le adesioni, crescono le prestazioni di assistenza sanitaria e, grazie a una gestione finanziaria oculata e prudente, la Cassa di assistenza sanitaria integrativa degli studi professionali guarda con cauto ottimismo al 2015. Su questi capisaldi, il 23 giugno scorso il comitato esecutivo Cadiprof ha approvato il bilancio consuntivo dell’anno 2014, che il prossimo 21 luglio sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei soci della Cassa. «Un anno difficile, ma anche ricco di iniziative che hanno permesso di tenere alta la bandiera del welfare negli studi professionali», commenta il presidente di Cadiprof, Gaetano Stella.

 

Domanda.

Presidente Stella, dopo un 2014 caratterizzato da una profonda crisi del settore, il 2015 potrebbe essere l’anno della svolta?

Risposta. Abbiamo lasciato alle spalle un anno terribile per gli studi professionali, tuttavia il ciclo economico sembra dare segnali incoraggianti per una ripresa del paese. E pur mantenendo un profilo molto prudente, ci sono alcuni elementi che ci spingono a guardare con fiducia al 2015.

D. Quali, in particolare?

R. Senza dubbio il rinnovo del Ccnl degli studi professionali. Il nuovo contratto degli studi, sottoscritto il 17 aprile con i sindacati di categoria, è la miglior risposta per fronteggiare la crisi che ha colpito così duramente il comparto professionale. Da questo punto di vista, una delle innovazioni più rilevanti introdotte dal nuovo Ccnl, riguarda l’estensione delle tutele di welfare ai datori di lavoro, che potranno beneficiare di una copertura di assistenza sanitaria (e non solo) che verrà gestita dalla bilateralità di settore e, quindi, da Cadiprof ed Ebipro.

D. Quanto potranno incidere queste novità sulla Cassa?

R. Certamente, potranno incidere in maniera rilevante. Il fatto di aver voluto assicurare anche al datore di lavoro tutele di welfare valorizza ulteriormente l’impegno di Cadiprof e, più in generale della bilateralità di settore, a favore del sistema professionale. Attendiamo, quindi, una risposta adeguata soprattutto da coloro che fino ad ora non hanno creduto in questo strumento che nel corso degli ultimi anni ha operato come un vero e proprio ammortizzatore sociale a sostegno dei propri iscritti, intervenendo anche economicamente su problematiche imprescindibili quali la salute e il benessere della famiglia.

D. Il bilancio consuntivo 2014 di Cadiprof si chiude con un saldo positivo delle iscrizioni alla Cassa. Come si spiega tale andamento positivo con la crisi degli studi?

R. Nel corso del 2014 abbiamo registrato 27.494 nuove iscrizioni a fronte di 23.823 cessazioni, con un saldo positivo di oltre 3.600 unità. Da un certo punto di vista, la Cassa rappresenta una cartina di tornasole del comparto professionale. Lo scorso anno, la crisi ha colpito duramente le professioni giuridiche e tecniche, mentre le professioni di area economica e soprattutto sanitaria hanno risentito meno i contraccolpi della crisi. Di conseguenza il ciclo economico delle diverse aree professionali si riflette sull’attività della Cassa. A differenza di altri settori produttivi, in primis il comparto industriale e quello del commercio, gli studi professionali rappresentano infatti una realtà molto dinamica e che ha saputo resistere alle difficoltà, grazie appunto alla loro trasversalità nell’economia del paese.

D. Dal consuntivo 2014 emerge anche un incremento delle prestazioni sanitarie e socio-assistenziali rivolte agli iscritti e ai loro familiari. Quali sono le garanzie più richieste?

R. Il Piano sanitario è stato implementato di nuove garanzie che hanno riscosso un grande apprezzamento da parte degli iscritti. Anche sul fronte del pacchetto famiglia, a gestione diretta, sono state ampliate le prestazioni e in questo ambito le garanzie più utilizzate dagli associati sono stati i rimborsi per le rette degli asili nido, l’erogazione di assegni per familiari non autosufficienti, i rimborsi per le spese legate alla procreazione medicalmente assistita. A fine esercizio abbiamo rilevato oltre 10 mila prestazioni per un totale di circa 4 milioni di euro.

D. Dal punto di vista finanziario, come si presenta la Cassa nel 2015?

R. Nell’esercizio appena concluso, il risultato della gestione è stato positivo e la Cassa si è rafforzata ulteriormente dal punto di vista patrimoniale. Si tratta di un passaggio molto importante, perché ci permette di guardare al futuro con cauto ottimismo, tenuto conto anche della buona risposta degli studi.

D. Cioè?

R. I crediti verso gli iscritti sono rimasti sostanzialmente invariati salvo un aumento che potremmo definire fisiologico. La continuità dei pagamenti in tutto il corso dell’anno testimonia che i datori di lavoro hanno voluto mantenere attive le coperture sanitarie a favore dei loro dipendenti per assicurare loro la massima fruibilità delle prestazioni. Sicuramente si tratta di un segnale di grande sensibilità e attenzione.

D. Nel corso del 2014 Cadiprof ha avviato alcune iniziative che mirano a ridisegnare il rapporto tra pubblico e privato nella sanità. Un primo bilancio di questa esperienza.

R. Da questo punto di vista, senza dubbio, l’intesa sottoscritta con l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona rappresenta uno spartiacque nel rapporto pubblico-privato nella sanità. All’inizio ci sono state ovviamente alcune criticità che, tuttavia, sono state assorbite in corso d’opera. Oggi possiamo affermare di aver individuato un percorso che permette lo svolgimento della prestazioni in tempi rapidi e una valutazione sanitaria di alto livello qualitativo. Questo rappresenta un valore aggiunto per i nostri iscritti e per questo motivo abbiamo deciso di rinnovare anche per il 2015 l’intesa, estendendo l’accordo anche agli iscritti residenti nelle province limitrofe.

D. Un modello da esportare anche nelle altre regioni italiane?

R. Considerata la grande crescita che ha avuto la sanità integrativa sia contrattuale che di altra natura negli ultimi anni, sono auspicabili maggiori sinergie tra pubblico e privato per garantire qualità delle prestazioni e soprattutto risparmi di spesa per il Servizio sanitario nazionale.