Gli analisti che avevano previsto che il settore property/casualty degli Stati Uniti nel 2014 avrebbe passato un momento difficile in confronto ai risultati 2013 in gran parte avevano ragione: si è verificato, infatti, un calo di valore.
Tuttavia, nonostante le compagnie assicurative property/casualty nel 2014 non siano state redditizie come l’anno precedente, hanno ottenuto di nuovo profitti e altri standard di misurazione al di sopra delle medie storiche.
Secondo i risultati finanziari annuali riportati dall’ISO e dalla Property Casualty Insurers Association of America (PCI), l’utile netto delle compagnie assicurative è sceso del 12,5% nel 2014, raggiungendo quota 55.5 miliardi di dollari dai 63.4 miliardi di dollari del 2013, e la redditività complessiva del settore è scesa all’8,4% dal 10,2%.
Nel 2014 il ratio combinato delle compagnie assicurative era del 97%, un piccolo declino dal 96,2% del 2013.
È leggermente diminuita (dal 4,4% nel 2013 al 4,1% nel 2014) la crescita dei premi assicurativi netti emessi. Le compagnie che hanno subito il maggior calo delle polizze emanate sono quelle che operano nelle linee commerciali, il 3,0% nel 2014 rispetto al 4,0% nel 2013, mentre quelle che lavorano principalmente nelle linee personali hanno registrato un aumento della crescita dei premi assicurativi, raggiungendo nel 2014 il +5,8%.
Le eccedenze degli assicurati sono aumentate di 21.3 miliardi di dollari nel 2014, raggiungendo quota 674.7 miliardi, un nuovo record.
Le compagnie hanno un buon motivo per ritenersi soddisfatte in quanto è stato “un altro anno moderatamente buono”, secondo Robert Gordon, vice presidente senior dell’unità Policy Development and Research della Property Casualty Insurers Association of America.
“La redditività del settore, la crescita dei premi, e i ratio assicurativi hanno superato le medie storiche a lungo termine, e le eccedenze degli assicurati ha raggiunto livelli record,” ha affermato.
“La performance del settore assicurativo nel 2014 potrebbe essere considerata un ritorno alle tendenze a lungo termine: è stato un anno né altamente redditizio come il 2013 né colpito duramente da catastrofi naturali come il 2011 e il 2012,” hanno affermato nelle loro analisi gli economisti dell’Insurance Information Institute.
Nonostante la redditività, la crescita dei premi e i ratio assicurativi in media abbiano registrato un miglioramento, le compagnie assicurative nel 2014 sono state avvantaggiate anche da un calo dei danni causati da catastrofi naturali. I danni del ramo property, causati dalle catastrofi che hanno colpito gli Stati Uniti, sono cresciuti di 2.6 miliardi di dollari nel 2014, raggiungendo quota 15.5 miliardi (dai 12.9 miliardi nel 2013), 7.2 miliardi al di sotto della media decennale di 22.7 miliardi di dollari.
L’abilità del settore di rifarsi completamente delle perdite, arrivando ad ottenere un’eccedenza anche nell’eventualità di disastri come Sandy, che ha causato 18.9 miliardi di dollari di danni assicurativi nel 2012, è “una continua prova della notevole resilienza del settore assicurativo property&casualty di fronte alle avversità estreme.”
In sostanza, affermano gli analisti dell’Insurance Information Insitute, il settore “è, e rimarrà, estremamente ben capitalizzato e preparato finanziariamente a sostenere il pagamento di gravi danni dal 2015 in poi.”
I rendimenti netti degli investimenti delle compagnie assicurative, principalmente provenienti dagli interessi sulle obbligazioni e dai dividendi di azioni, sono scesi al 2,5%, raggiungendo un valore di 46.2 milioni di dollari lo scorso anno, il 16,2 % in meno rispetto al picco di 55.1 miliardi di dollari avvenuto nel 2007.
“Il crollo dei rendimenti degli investimenti è solo il risultato di un periodo di bassa resa dovuto al lento recupero dell’economia dopo la crisi finanziaria e il periodo immediatamente successivo,” ha affermato Fitzgerald.
Riguardo al futuro, gli economisti Hartwig e Weisbart credono che le esposizioni al rischio nelle linee personali e commerciali continueranno ad aumentare, oltre alla crescita del PIL e ai continui miglioramenti nel mercato del lavoro. L’aumento delle possibilità di lavoro beneficerà in particolare le compagnie assicurative che si occupano della retribuzione dei lavoratori.
Segue una sintesi dei risultati del 2014 riportati dall’Organizzazione internazionale per la normazione e dalla Property Casualty Insurers Association of America:
– I premi netti sono aumentati di 19.5 miliardi di dollari, o del 4,1%, raggiungendo quota 496.6 miliardi di dollari nel 2014 (dai 477.0 miliardi di dollari del 2013). Questa crescita è stata inferiore rispetto al 4,4% riportato nel 2013 ma sopra alla media decennale, pari all’1,6%;
– i profitti netti assicurativi sono scesi da 15.2 miliardi del 2013 a 12.3 miliardi di dollari nel 2014, un cambiamento principalmente attribuibile alla crescita netta dei danni e alle loro spese di liquidazione, che sono cresciute di 19.7 miliardi, o del 6,2%, raggiungendo quota 334.7 miliardi di dollari.
L’aumento totale delle spese di liquidazione dei danni è prevalentemente dovuto a danni non causati da catastrofi naturali: l’incremento delle spese nette per i danni causati da catastrofi è stato pari a 2.8 miliardi, per un totale di 16.8 miliardi di dollari, mentre l’aumento delle spese causate da altri tipi di danno è stato pari a 16.9 miliardi, o del 5,6%, per un totale di 317.9 miliardi (dai 301 miliardi di dollari del 2013).
– Le eccedenze degli assicurati sono aumentate di 21.3 miliardi, raggiungendo un record di 674.7 miliardi il 31 dicembre 2014, rispetto ai 653.4 miliardi di dollari di fine 2013.
Nel 2014 si sono aggiunte alle eccedenze i 55.5 miliardi di dollari di utile al netto delle tasse delle compagnie assicurative e gli 11.5 miliardi di dollari di guadagni sugli investimenti non realizzati (non inclusi nell’utile netto).
– Tra i risultati del settore property/casualty è incluso il contributo delle compagnie assicurative che si occupano di mutui e di garanzie finanziarie. Escludendolo, il tasso di ritorno del settore è sceso all’8,2% nel 2014 dal 9,8% del 2013.