La maggior parte dei cittadini europei non ha la protezione finanziaria necessaria per far fronte a situazioni di incapacità lavorativa o di invalidità.
E’ la conclusione dello studio «European insurance report 2015» che Swiss Re ha realizzato presso 13.000 persone in 13 paesi. Ad oggi il livello di sotto assicurazione è pari a circa 750 mld €, secondo il riassicuratore elvetico.
Supponendo che si ha bisogno di un reddito sostitutivo del 60% se non si è in grado di lavorare a causa di malattia o infortunio, il rapporto rileva che agli attuali livelli di reddito sostitutivo coprirebbe a malapena il 40% dei costi necessari per la maggior parte delle persone.
“Anche se le persone intervistate erano consapevoli del potenziale shock finanziario che una malattia o infortunio possono comportare, ci sono ancora molte persone che non hanno sufficiente protezione e che fanno affidamento sul welfare statale”, ha detto Bruce Hodkinson, a capo del settore riassicurativo vita e malattia di Swiss Re in Europa. “Tuttavia, i governi stanno riducendo gli interventi nel welfare dal momento che l’incremento dell’invecchiamento della popolazione e la crescita dei costi sanitari sta facendo pressione sui bilanci statali. Il settore assicurativo ha il compito di consentire il passaggio dal servizio statale alla responsabilità individuale”.
Il report analizza anche i fattori economici e demografici che stanno pesando su un sistema di protezione che dipende in larga misura dal welfare state. Invecchiamento della popolazione, bassi tassi di fertilità e costi sanitari crescenti stanno accrescendo la sfida per il mantenimento degli attuali sistemi previdenziali e inducono nei privati la necessità di assumersi maggiore responsabilità privata a livello previdenziale se non vogliono far fronte ad una massiccia riduzione del livello di servizi statali.
Lo studio approfondisce la percezione di vulnerabilità delle persone nei confronti di malattie e infortuni per aiutare gli assicuratori a indirizzare in modo migliore i prodotti nelle diverse fasi della vita.
“Non è sufficiente capire le argomentazioni economiche per fornire un’adeguata protezione alla salute. La gente non compra un unico tipo di prodotto adatto a tutti, vuole diversi livelli di copertura e ha differenti preoccupazioni nel corso della vita. Il nostro lavoro, come la (ri)assicuratori è quello di assicurare che andiamo incontro alle loro esigenze”, ha concluso Jean-Jacques Henchoz, CEO di Swiss Re EMEA.