di Valerio Testi
Al di sotto dei picchi raggiunti a marzo e aprile, il mese di maggio ha confermato comunque il buon momento dell’industria italiana del risparmio gestito. Ieri a fare il punto sui numeri sono state alcune società, tra cui Azimut, la cui raccolta netta è stata positiva per 1,3 miliardi, portando il saldo da inizio anno a circa 3,7 miliardi.
Il risultato tiene conto del consolidamento delle masse delle acquisite Quest (Brasile) ed Ewm (Australia) ma, al netto dei consolidamenti delle masse derivanti dalle joint venture, il gruppo guidato dall’ad Pietro Giuliani ha conseguito nel mese una raccolta netta di 413 milioni (da inizio anno 2,2 miliardi). Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato raggiunge 35,6 miliardi, di cui 30,6 fanno riferimento alle masse gestite.Azimut ha acquisito anche un ulteriore 25% in Katarsis, arrivando al 100%, pagando parte del controvalore in azioni, conferite al patto. Giuliani ha sottolineato che la performance media ponderata netta a favore dei clienti da inizio anno è stata del 6,7%.
Le altre società quotate che ieri hanno aggiornato la situazione a fine maggio sono Fineco e Mediolanum. La prima nel mese ha raccolto 368 milioni, di cui 160 di raccolta gestita, portando il 2015 a quota 1,698 miliardi (+52% rispetto a un anno prima). Da gennaio sono stati acquisiti oltre 51 mila nuovi clienti (+15%) portando il totale a oltre un milione.
Da inizio 2015 Fineco ha registrato una raccolta netta totale di 2,474 miliardi (+39%).
Quanto a Mediolanum , ha riportato una raccolta netta di 402 milioni che porta il risultato da inizio anno a 1,881 miliardi. In particolare, la raccolta netta in fondi comuni in maggio è stata di 466 milioni e di 2,112 miliardi nel 2015.
Infine, Banca Euromobiliare, struttura di private banking del gruppoCredem , ha fatto sapere di puntare a raggiungere entro il 2015 un patrimonio di 4,2 miliardi con un contributo dalla nuova raccolta di 200 milioni. (riproduzione riservata)