“Le prospettive per la solvibilità dei fondi pensione e delle compagnie assicurative vita sono fonte di preoccupazione” nel contesto di un prolungato periodo di bassi tassi d’interesse.
E’ il monito lanciato dall’Ocse nella prima edizione del nuovo rapporto ‘Business and Finance Outlook 2015’. Tale rischio – spiega l’Ocse – dipende dalla natura delle promesse fatte dai fondi pensione e dalle assicurazioni e da quanto sia possibile adeguarli al nuovo ambiente e ovviamente le ricadute dei bassi tassi sono peggiori nel caso di rendimenti fissi. Le prospettive innescate da un prolungato periodo di tassi bassi a causa della scarsa crescita e del calo dell’inflazione sono preoccupanti perché le posizioni di solvibilità peggioreranno a meno che non adottino in modo atitvo strategie di gestione del rischio. Alcuni Paesi, nota l’Ocse, stanno già adeguando la normativa su queste basi.
Tra le possibili soluzioni l’Ocse suggerisce l’aumento della duration degli asset in modo da allinearla con quella delle passività, una rinegoziazione delle promesse di rendimento, un aggiustamento dei contratti esistenti, un aumento dei contributi ai fondi pensione e anche una tolleranza dal punto di vista normativo. Le preoccupazione maggiore – sottolinea lo studio – sta nel fatto che fondi pensione e compagnie assicurative vita potrebbero gettarsi in un’eccessiva caccia al rendimento nel tentativo di far fronte ai rendimenti fissi che hanno promesso quando i tassi erano più alti. Le istituzioni potrebbero quindi fare investimenti più rischiosi, che magari consentono maggiori ritorni, ma che potrebbero compromettere la loro solvibilità nel caso di uno shock negativo.