Nel mese di aprile gli agenti e le agenzie in economia hanno registrato entrambi andamenti positivi, in termini di raccolta premi, rispetto allo stesso mese del 2014: per i primi si è osservata una lieve crescita del 3,3% con una quota di mercato pari al 9%, mentre per le seconde (che distribuiscono il 2% dell’intera nuova produzione) un volume di nuovi premi in aumento del 29,0%. Da gennaio la nuova produzione dell’intero canale agenziale ha
raggiunto € 4,6 mld, il 24,2% in più rispetto all’analogo periodo del 2014.
Nel mese di aprile la rete agenziale complessiva ha intermediato principalmente prodotti tradizionali (ramo I e ramo V), pari complessivamente all’84% del volume di nuovi premi dell’intero canale, in lieve aumento rispetto allo stesso mese del 2014. Da inizio anno la nuova produzione afferente al ramo I ha raggiunto un importo pari a € 3,7 mld, con una crescita del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2014; negativa (-3,9%) e in controtendenza rispetto al mese precedente, è stata invece la raccolta premi delle nuove polizze di ramo V, a fronte di un ammontare pari a € 436 mln.
La restante quota (16%) di nuova produzione mensile è costituita essenzialmente dalla componente unit-linked, con una raccolta nel mese di aprile ancora in forte aumento, più che triplicata rispetto allo stesso mese del 2014, confermando il nuovo orientamento dei risparmiatori verso questi prodotti. Nei primi quattro mesi dell’anno è stato raggiunto un ammontare pari a € 511 mln, contro gli appena € 187 mln raccolti nell’analogo periodo dell’anno precedente.
Le forme pensionistiche individuali hanno continuato a registrare, anche nel mese di aprile, un decremento rispetto ad aprile 2014, raggiungendo da gennaio un ammontare di nuovi premi/contributi pari a € 163 mln, il 14,8% in meno rispetto all’anno precedente. Tale ammontare, che costituisce il 3,5% della nuova produzione totale del canale agenziale, risulta comunque superiore ai nuovi premi/contributi raccolti dalle reti bancarie, postali e finanziarie per le stesse forme previdenziali.
Fonte: ANIA Trends