L’importo medio erogato alle famiglie italiane per mutui ipotecari nel 2014 è sceso del 10%.
È quanto risulta dalla ricerca condotta da Crif Credit Solutions – la divisione di Crif specializzata nella Consulenza, nel Predictive Analytics, nel Risk Management e nei Software Gestionali del credito.
In particolare per singola forma tecnica, i mutui ipotecari hanno registrato un importo medio pari a 127.077 euro (-10,0% rispetto al 2013, che a sua volta aveva già fatto registrare una contrazione rispetto all’anno precedente). Dinamica simile anche per i prestiti, con quelli personali che hanno fatto segnare una analoga flessione del 10,0%, attestandosi a 10.964 euro, mentre quelli finalizzati sono cresciuti dell’1,3%, con un importo medio pari a 4.033 euro.
Tuttavia, complessivamente nel 2014 si è registrato un nuovo interesse per il credito al consumo e soprattutto per i mutui, tanto che si è assistito ad una ripresa dei flussi sia in termini di importi totali finanziati sia in termini di numero di contratti per tutte le forme tecniche osservate. L’aumento delle erogazioni di mutui è legato anche alla ripresa del mercato immobiliare dove negli ultimi mesi del 2014 si è consolidato il lieve aumento delle compravendite, chiudendo il 2014 con una crescita dell’1,8%, primo dato positivo dal 2006. Anche il primo trimestre del 2015 si è aperto con trend positivi delle compravendite, incoraggiate da condizioni di vendita favorevoli (prezzi, scontistica, ampiezza dell’offerta). Ad ogni modo l’andamento dell’importo medio erogato riflette ancora elementi di prudenza, in considerazione anche degli effetti della lunga crisi sul bilancio delle famiglie.
Per completare l’analisi, Crif propone una prima indicazione tendenziale con anche i dati relativi ai primi tre mesi dell’anno in corso. Nello specifico, la dinamica rilevata nel 2014 trova segnali di parziale discontinuità nel 1* trimestre 2015 in cui l’importo medio erogato relativamente ai mutui ipotecari ha fatto registrare una ulteriore flessione del 5,0%. Per i prestiti personali, invece, si assiste ad una inversione di tendenza con un ritorno alla crescita, seppur per un modesto +0,5%, mentre per quelli finalizzati c’è stata un’ulteriore accelerazione rispetto all’anno precedente, con un aumento pari al 5,1%.