Non si placa il botta e risposta tra Exor e il cda di PartnerRe. Ieri la holding della famiglia Agnelli ha definito «infondate e non sostenute da Standard & Poor’s» alcune dichiarazioni del cda della compagnia di riassicurazione statunitense sul rischio di taglio del rating di PartnerRe in caso di acquisto da parte della holding italiana. «L’agenzia di rating Standard & Poor’s», si legge nella nota, «ha stabilito che Exor è valutata come una holding di investimento e pertanto il rating di Exor e i rating delle sue società partecipate sono indipendenti l’uno dagli altri. Il debito di Exor non è attribuito alle sue società partecipate, così come il debito delle società partecipate non è attribuito alla holding». Queste dichiarazioni sono state esaminate e condivise da S&P, ha osservato ancoraExor, precisando che le valutazioni diffuse da PartnerRe in merito all’aggregazione del debito di Exor a quello delle sue partecipate sono quindi «sbagliate e non rispettano la metodologia di rating di S&P». Per i soci privilegiati di PartnerRe ciò significa che, se la compagnia di riassicurazione accetterà la proposta vincolante di Exor, la struttura finanziaria della holding non influirà sul rating della società di riassicurazione quotata a New York.