Alle aziende clienti Unicredit offrirà anche l’assicurazione del credito, grazie a un accordo firmato con Euler Hermes, il leader mondiale del settore, che nei giorni scorsi ha presentato proprio alla Unicredit Tower Hall a Milano la terza edizione dell’International Trade Observatory. «Rispetto al 2014 quest’anno l’export di prodotti italiani crescerà di 10 miliardi di euro a quota 481 miliardi, di cui 6 legati all’indebolimento dell’euro sui mercati internazionali dei cambi», ha previsto nell’occasione Ludovic Subran, chief economist di Euler Hermes. «Il 75% della domanda aggiuntiva arriverà dai cinque principali mercati, cioè da Germania, Svizzera, Stati Uniti, Regno Unito e Francia, mentre, a livello di settori, il 73% della stessa domanda aggiuntiva sarà legato a maggiori esportazioni nella meccanica, nella chimica, nel tessile e nell’agroalimentare». In tale contesto, ha detto Alessandro Cataldo, responsabile corporate sales & marketing e deputy country chairman Italy di Unicredit, «assume sempre maggiore importanza strategica l’acquisizione di forme di garanzia utili a incrementare l’accesso al credito. Unicredit è leader nel fornire supporto all’operatività estera delle imprese italiane, attraverso per esempio servizi di supply chain finance per le attività nei Paesi più evoluti, tramite forme più classiche di finanziamento verso i Paesi a maggior rischio e con nuove forme di incasso internazionale come la Business Payment Obligation, lanciata proprio da Unicredit in Italia per la prima volta (come anticipato da MF-Milano Finanza, ndr). Ora», ha proseguito Cataldo, «si aggiunge un importante tassello per stimolare la crescita dell’export italiano: la partnership tra Unicredit e Euler Hermes, con cui ci poniamo l’obiettivo di ampliare il servizio assicurativo a quelle imprese che desiderano tutelarsi dal rischio di mancato pagamento dei propri clienti, costituendo al tempo stesso un utile strumento per le aziende che ambiscono a sviluppare il proprio fatturato».
Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, nelle prossime settimane saranno messi a punto due prodotti assicurativi a marchio Unicredit , studiati ad hoc e gestiti da Euler Hermes, che verranno proposti alla clientela corporate della banca per coprire dai rischi l’intero fatturato domestico ed estero. Certo, l’osso duro sono le piccole e medie imprese, che conoscono ancora poco questo strumento e che sono in generale restie a pagare un premio per garantire il proprio portafoglio dal possibile default dei clienti. In realtà, però, Michele Pignotti, capo della regione Paesi Mediterranei, Africa e Medio Oriente di Euler Hermes, ha dimostrato con i numeri che il costo del premio è inferiore alle spese amministrative che più in generale le aziende non assicurate devono sostenere. Una ricerca di Format Research su un campione di mille imprese di varie dimensioni ha infatti evidenziato che le giornate per la gestione degli adempimenti amministrativi legati al rischio della clientela estera sono 84 per addetto per le aziende non assicurate, mentre per le aziende assicurate si riducono a 66. Inoltre i costi sostenuti dalle aziende dotate di assicurazione del credito per ridurre il rischio di insolvenza estero consentono un risparmio fino al 35% rispetto alle spese che gravano sulle imprese non assicurate. Infine, tra le imprese assicurate il valore aggiunto percepito come più importante all’interno del pacchetto dell’assicurazione del credito è la valutazione preventiva della solvibilità della clientela
«Le imprese assicurate migliorano la tesoreria e i relativi processi di cash management, ricevono continuamente un supporto di advisoring sulle relazioni commerciali intraprese con i clienti e possono accedere in modo più agevole ai finanziamenti bancari, in quanto l’assicurazione del credito è tra gli asset qualitativi presi in considerazione dal modello di rating del sistema bancario», ha concluso Pignotti. (riproduzione riservata)