di Tancredi Cerne
Non solo motori di ricerca. Il rischio di mettere a repentaglio la propria privacy o la propria immagine si nasconde sempre di più all’interno dei social network. È l’allarme lanciato in Italia dal Garante per la protezione dei dati personali che ha messo a punto un prontuario indirizzato per lo più ai giovani con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza degli utenti e offrire loro ulteriori spunti di riflessione e strumenti di tutela. «Sono sempre di più i ragazzi che espongono i loro segreti più intimi e le fotografie per gioco o per amore, i genitori inesperti della Rete, gli utenti che installano l’app sbagliata allettati dalla parola gratis, i professionisti che mettono a rischio i loro contatti di lavoro, i molestatori e cyberbulli che pensando di essere protetti dall’anonimato colpiscono le persone più deboli», ha spiegato il presidente dell’Autorità, Antonello Soro dalle pagine del vademecum. «Non esistono più barriere tra la vita digitale e quella reale: quello che succede online sempre più spesso ha impatto fuori da internet, nella vita di tutti i giorni e nei rapporti con gli altri. Proprio per questo nel mondo del web è necessario non perdere mai di vista il corretto rapporto tra le nuove forme di comunicazione sociale e la tutela della propria e dignità e di quella degli altri».