di Andrea Montanari
La Fondazione, con enormi sacrifici (la vendita forzata del 27,6% del pacchetto di controllo), ci sarà e almeno nella fase iniziale farà la sua parte (19%), salvo poi magari vendere in un secondo momento. Il socio francese Bpce (9,9%) parteciperà pro-quota. E anche i componenti del cosiddetto patto-Berneschi (Coop Liguria, le famiglie Bonsignore e Gavio, gli enti delle banche rilevate in Toscana e altri) sono pronti a confermare il loro 6% e, nel caso, a crescere.
L’aumento da 800 milioni di Carige (garantito dal consorzio guidato daMediobanca) è partito ieri sotto i migliori auspici. Ecco spiegato allora l’andamento più regolare di borsa del titolo e dei diritti che, a differenza di quanto fatto registrare la settimana scorsa da Mps, non hanno vissuto una giornata particolarmente tesa nonostante il forte sconto sul Terp (40%) e l’elevato rischio diluizione (vicino all’80%). «Con questa operazione ci aspettiamo l’ingresso di nuovi azionisti di peso», ha dichiarato ieri il vicepresidente dell’istituto genovese, Alessandro Repetto, che poi ha sottolineato come alcuni membri del patto-Berneschi «vogliano sottoscrivere con quote superiori».
In particolare, ieri a Piazza Affari, l’azione partita di slancio fino a toccare la soglia di 0,182 euro ha ritracciato per poi rialzare la testa e chiudere a 0,165 euro (+0,86) rispetto a un prezzo di emissione dei nuovi titoli di 0,10 euro. Il diritto, invece, staccato a 0,237 euro, è sceso dell’8,2% a 0,217 euro. Forti i volumi: 130 milioni le azioni ordinarie scambiate, 80 milioni i diritti trattati. L’operazione nel suo complesso prevede l’emissione di quasi 8 milioni di nuovi azioni con un rapporto di concambio di 93 nuove azioni contro 25 possedute. L’offerta si concluderà venerdì 4 luglio.
Nel frattempo, tra le pieghe del prospetto informativo, è emerso che l’ex presidente Giovanni Berneschi – in carcere per l’inchiesta aperta dalla Procura di Genova per i reati di truffa aggravata, associazione per delinquere e riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta su Carige Vita Nuova – è indagato anche per false comunicazioni sociali in danno della società, dei soci e dei creditori e per aggiotaggio. «I fatti oggetto dell’imputazione sarebbero stati oggetto di rilievi da parte di Banca d’Italia e della Consob», si legge nel prospetto.