L’associazione che riunisce i gruppi agenti francesi, Agéa, avvia una mobilitazione a tutto campo, contro le clausole di designazione nei contratti complementari malattia e la possibilità di rescindere i contratti in ogni momento: dalle azioni di lobby presso le istituzioni nazionali ed europee, dal contatto con le associazioni dei consumatori alla sensibilizzazione dei candidati alle elezioni comunali.
Il secondo anno di mandato di Hervé de Veyrac e e della sua squadra si preannuncia molto movimentato e ricco di iniziative, anche di formazione.
Sul fronte europeo la federazione seguirà da vicino la modifica della direttiva intermediari (DIA 2): dopo il voto del Parlamento ora tocca al Consiglio UE esprimersi. Secondo le informazioni in possesso di Agéa il progetto sta evolvendo positivamente e riguardo alle modalità di trasparenza delle remunerazioni per ora sembra si limitino alla natura e alla fonte della remunerazione, ma c’è sempre il rischio che poi i singoli Stati si spingano più in là nelle trasposizioni in legge. L’obbligo di formazione passerà da 200 a 50 ore in cinque anni. In ogni caso, secondo Agéa la valutazione delle competenze non si misura in “ore” e continuerà a far sentire le sue ragioni contro questa misura, come anche su altri aspetti: la possibilità di vendita senza consulenza e la nozione di tied agent.
Dall’altro fronte Agéa si impegna ad accrescere la visibilità della professione al di là del settore assicurativo. Ambizione che culminerà il 15 novembre prossimo con il «Salon de l’assuré», organizzato da Strucom a Parigi, che riunità tutti gli operatori del settore.
Agéa occuperà 300 m2 con spazi dedicati alla professione e alla prevenzione, animati da 60 agenti.
Inoltre Agéa ha rinnovato la partnership con France Bleue, per la presenza di agenti su 44 stazioni radio locali. A novembre inoltre 180 agenti saranno a disposizione per rispondere direttamente alle domande degli ascoltatori. Gli agenti saranno appositamente formati con stage e corsi.