Secondo la nuova ricerca pubblicata da Finaccord, l’assicurazione di protezione dei pagamenti con prestito e carta di credito potrebbe essere giunta ad una fine travagliata nel Regno Unito, mentre rimane piuttosto in uso nella maggior parte degli altri paesi dell’Unione Europea.
In 20 paesi europei, il valore complessivo dei premi lordi sottoscritti da questi due tipi di assicurazione ammonta a circa 11.06 miliardi di euro, un aumento rispetto ai 9.80 miliardi del 2009.
Questi premi, infatti, costituiscono una proporzione notevole del mercato europeo di assicurazione crediti, che nel 2013 aveva un giro d’affari di 39.32 miliardi di euro.
La maggior proporzione è costituita dal settore dell’assicurazione vita relativa all’ipoteca.
Tuttavia, l’intervento normativo e la recessione economica in alcuni paesi europei mostrano la disuguaglianza della distribuzione della crescita.
Mentre il mercato dell’assicurazione di protezione dei pagamenti nei Paesi Bassi (crollato più della metà dal 2009) è stato soggetto a interventi normativi, altri paesi come Portogallo e Spagna, diminuiti entrambi più di un terzo, hanno sofferto a causa di un crollo dei prestiti. Al contrario, i mercati di prestito a più alta crescita clientelare, come Russia e Turchia, tra il 2009 e il 2013 hanno sperimentato un’alta crescita a tripla cifra nei relativi prodotti assicurativi.
“Sono ben conosciute le ragioni che hanno portato al collasso dell’assicurazione di protezione pagamenti nel Regno Unito”, commenta Tobias Schneider, consulente di Finaccord. “Tuttavia, mentre il Regno Unito potrebbe essere l’esempio peggiore, le autorità di regolamentazione nazionali ed europee hanno iniziato a tenere intensamente sotto controlla la vendita di vecchie pratiche di assicurazione di protezione pagamenti, vendute in combinazione con prestiti e carte di credito. Come risultato, in alcuni casi, nel contesto dell’assicurazione crediti, si sono limitate considerevolmente le normative riguardanti la struttura remunerativa e la trasparenza. L’intervento normativo ha avuto l’effetto più drastico nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, ma anche altri paesi, come la Polonia, potrebbero essere colpiti in futuro dai cambiamenti della legislazione nazionale. Non si dovrebbe nemmeno dimenticare che l’European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA) sta intraprendendo un’indagine nel mercato assicurativo crediti in Europa, il cui esito non è ancora noto.”
Secondo la ricerca di Finaccord, sei dei principali sottoscrittori europei di assicurazione crediti potrebbero provenire dalla Francia, un mercato che è stato caratterizzato da una regolamentazione relativamente “leggera”, che aspirava a migliorare le informazioni sui clienti e a diversificare i canali di distribuzione piuttosto che eliminare tali tipi di assicurazione. Nella classifica dei principali player del settore, in considerazione sia del numero di clienti dei fornitori al dettaglio sia della grandezza dei mercati nei quali le quote sono attive, al primo posto è BNP Paribas o meglio, BNP Paribas Cardif, con una quota del 12,8%. Seguono: Société Générale (terza, con il 5,6%), CNP Assurances (quarta, con il 5,6%), Crédit Mutuel (sesta, con il 4,3%), Crédit Agricole (settima, con il 3,8%), e AXA (ottava, con il 3,2%).