di Franco Canavesio
Anticipato a oggi (era in programma per lunedì) il momento della verità della FondazioneCarige sul progetto Lanterna, ovvero sul futuro della partecipazione nella banca. Il consiglio di indirizzo e di amministrazione sono stati convocati in seduta congiunta per le 15 per aggiornarsi sulle mosse per ridurre la partecipazione in Carige, attualmente al 29,8%, prima dell’avvio della ricapitalizzazione da 800 milioni, in calendario per il 16. Intanto ieri è finito dopo oltre quattro ore l’interrogatorio di Andrea Vallebuona, il commercialista genovese arrestato due settimane fa nell’ambito dell’inchiesta sulla maxitruffa ai danni di Banca Carigeche ha portato a sette misure cautelari nei confronti, tra gli altri, anche di Giovanni Berneschi, ex presidente dell’istituto. Vallebuona, accusato di associazione a delinquere finalizzata a truffa e riciclaggio, ha risposto alle domande del procuratore aggiunto Nicola Piacente e del pm Silvio Franz mentre nell’interrogatorio di garanzia di fronte al gip Adriana Petri si era avvalso della facoltà di non rispondere. All’uscita i suoi avvocati, Paolo Costa e Romano Raimondo, hanno spiegato che l’assistito «ha chiarito la sua posizione in ogni suo aspetto». Più loquace Raimondo, che ha dichiarato: «Il nostro assistito è stato in grado di chiarire quanto riguarda le presunte perizie gonfiate, in particolare ha fornito la prova documentale che un altro consulente, nominato dal tribunale civile, aveva fornito la stessa valutazione di Assi 90. Chiederemo al più presto la sua scarcerazione o l’attenuazione della misura cautelare in arresti domiciliari». Vallebuona per ora resta nel carcere genovese di Marassi. (riproduzione riservata)