Sull’argomento caldo delle tariffe rca, il presidente dell’Ivass Salvatore Rossi, in occasione della presentazione della Relazione annuale ha sottolineato come il loro alto livello sia un “fenomeno, di vecchia data, che sta assumendo una connotazione di ingiustizia grave nella fase di difficoltà in cui molte famiglie italiane versano per effetto della crisi che investe il Paese. Ne è un pericoloso segnale anche il numero crescente di veicoli che circolano sprovvisti di assicurazione”. Per questo “le tariffe possono e debbono scendere, senza pregiudicare la solvibilità delle compagnie, se vengono messi in campo gli opportuni presidi. L’Ivass si adopererà perché questo obiettivo si realizzi”.
In particolare, secondo Rossi, sull’Rc auto, “nell’interesse dei consumatori onesti e dell’intero sistema è necessario individuare soluzioni rapide e durature”.
Rossi ha ricordato come “le misure introdotte lo scorso anno dai decreti “liberalizzazioni” e “sviluppo bis” nei quali sono confluite molte delle proposte di riforma avanzate nel 2010 dall’Isvap al governo e al Parlamento, già consentono dei progressi. L’Ivass sta redigendo i numerosi regolamenti attuativi, sta collaborando con i ministeri competenti a predisporne altri, sta realizzando le previste infrastrutture tecnologiche. Dobbiamo procedere speditamente, pur con la limitazione delle risorse imposta dalla legge”.
Il presidente dell’Ivass ha detto che approfondirà l’argomento in occasione dell’assemblea annuale dell’Ania del 2 luglio prossimo, dando anche conto di una iniziativa comune che l’Istituto intende avviare con l’Agcm.