Decine e decine di riunioni del consiglio di amministrazione, spesso iniziate nel tardo pomeriggio e finite in tarda notte, per esaminare i vantaggi e gli svantaggi per Premafine i suoi azionisti del piano di aggregazione tra Unipol e Fondiaria-Sai; contatti con le banche creditrici per evitare il default della società e arrivare a una ristrutturazione in bonis del credito; poi fairness opinion, trattative formali e informali con i vari soggetti che hanno preso parte a quella sorta di psicodramma collettivo che è stato, specie per la famiglia Ligresti, il salvataggio di FonSai. Alla fine Leonardo & Co, la società controllata da Banca Leonardo cui Premafin aveva conferito il mandato di consulenza finanziaria, ha presentato il conto ai vertici della holding, che nel frattempo è finita sotto il controllo di Unipol. Secondo quanto si legge negli allegati al verbale dell’ultima assemblea di bilancio di Premafin, la parcella per i servizi resi nel corso del 2012 da Leonardo & Co è stata di 2,96 milioni. Un bel risultato per il team guidato da Matteo Manfredi. Quanto incassato da Premafin rappresenta infatti il 4,6% del totale delle commissioni generate a livello europeo dalla divisione financial advisory di Banca Leonardo, che al 31 dicembre 2012 ammontavano a 64 milioni. Ben più della media (0,83 milioni) di ciascuna delle 77 operazioni di M&A e di ristrutturazione del debito cui Leonardo & Co ha preso parte lo scorso anno. (riproduzione riservata)